Sul Titanic

Elezioni comunali a Catania e il bisogno di una nuova classe dirigente non compromessa con il passato

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  • La Città Etnea verso le elezioni comunali

di Enzo Guarnera 

“Vi sono già alcuni aspiranti candidati ai nastri di partenza: tutti impresentabili e da evitare, per vari motivi”

 

Cara Catania,
ti conosco da sempre, sin dalla mia nascita.
Da piccolo mi dicevano che eri la “Milano del Sud”. Ed io ci credevo.
Poi, crescendo, ho cominciato a conoscerti meglio.
Quanti problemi, antichi e non risolti!
Ho frequentato i tuoi quartieri periferici, ho toccato con mano il loro storico abbandono, il degrado urbanistico, la deprivazione esistenziale dei loro abitanti, le assenti opportunità per i tuoi figli minori, la crescente evasione scolastica.
Ho visto la presenza devastante della mafia, il suo controllo del territorio in assenza dello Stato.
I diritti negati elargiti come favori.
Il tuo volto è stato deturpato non solo dalle cosche criminali, ma anche dalla inefficace azione dei tuoi amministratori, dalla corruzione politica e amministrativa, dalle collusioni perverse tra diversi poteri che hanno dilapidato le pubbliche risorse utilizzandole per fini privati.
Tra alcuni mesi i tuoi cittadini saranno chiamati ad eleggere il nuovo Sindaco e il nuovo Consiglio comunale.
Quelli passati, tutti, non hanno dato buona prova.
Al massimo hanno elargito demagogia e retorica, ma non hanno risolto i tuoi problemi, i nostri problemi.
Vi sono già alcuni aspiranti candidati ai nastri di partenza: tutti impresentabili e da evitare, per vari motivi.
Tu hai bisogno di una classe dirigente totalmente nuova, non compromessa con il disastroso passato.
Allora mi rivolgo ai tuoi cittadini e li esorto a svegliarsi dal lungo torpore.
A non subire passivamente il degrado ed una barbarie che sembrano avanzare inesorabilmente.
A decidere di essere protagonisti in prima persona, lasciando a casa le tante cariatidi che vorrebbero tornare sulla scena.
Occorre impegnarsi per costruire un programma partecipato sui problemi più urgenti che da decenni attendono di essere risolti.
E adesso torno a rivolgermi a te, cara Catania.
Ti annuncio che alcuni tuoi figli hanno deciso di mettersi assieme per realizzare una proposta di cambiamento.
Una proposta nuova nelle persone, nei contenuti e nel metodo.
Per il momento mi limito a darti questa notizia.
Ma prometto che sarai informata su come procederanno i lavori.
Cara Catania, faremo di tutto affinché tu possa venire fuori dagli acquitrini miasmatici nei quali ti hanno sprofondata, e possa risorgere per respirare aria pura.
Vogliamo provarci, e speriamo di riuscire.
CORAGGIO, CATANIA, RISORGI!

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