- Il reclamo verrà presentato al Comitato Europeo per i Diritti Sociali tramite l’avvocato Angela Fasano, specialista della materia. Che succederà?
- La nostra intervista a Fiore dello scorso Aprile: possibile che stia avvenendo tutto questo? Possibile che si voglia tenere come precari a vita gli operai forestali della Sicilia?
Il reclamo verrà presentato al Comitato Europeo per i Diritti Sociali tramite l’avvocato Angela Fasano, specialista della materia. Che succederà?
Il Contratto collettivo nazionale del comporto forestale finirà sui tavoli del Comitato Europeo per i Diritti Sociali. Si tratta del Contratto sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil che ha bloccato la stabilizzazione degli operai forestali. Di questo argomento ci siamo occupati lo scorso Aprile intervistando Giuseppe Fiore, segretario regionale del Sifus Confali operai forestali. “Con il nuovo Contratto di lavoro siglato dalle organizzazioni sindacali – questa la dichiarazione di Fiore rilasciata a I Nuovi Vespri lo scorso Aprile – dal Governo regionale e dalle Associazioni datoriali gli operai forestali della Sicilia non verranno mai stabilizzati, sono stati dichiarati precari a vita”. Ancora Fiore: “E’ successo che nel Dicembre dello scorso anno i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, l’assessore regionale all’Agricoltura, Tony Scilla, e le Associazioni datoriali hanno firmato un nuovo Contratto di lavoro che esclude la possibilità di stabilizzare i lavoratori forestali. In pratica, è scomparso l’obbligo della stabilizzazione per questi lavoratori”. Adesso il Sifus sta passando al contrattacco e, con l’avvocato Angela Fasano, specializzata su tale materia, sta depositando a Bruxelles, presso il Comitato Europeo dei Diritti Sociali uno specifico reclamo contro l’articolo 46 bis dell’ultimo CCNL idraulico forestale. Il sindacato Sifus e l’avvocato Fasano promuoveranno, inoltre, un azione collettiva nei Tribunali per la disapplicazione dell’art. 46 bis del CCNL.
La nostra intervista a Fiore dello scorso Aprile: possibile che stia avvenendo tutto questo? Possibile che si voglia tenere come precari a vita gli operai forestali della Sicilia?
Quanti sono oggi gli operai forestali in Sicilia?
“I cosiddetti 78isti, ovvero coloro i quali svolgono 78 giornate lavorative in un anno, sono 2 mila 454. I 101isti – che svolgono 101 giornate lavorative in un anno – sono 8 mila 470. I 151isti – che svolgono 151 giornate lavorative in un anno, sono 5 mila 297. Poi ci sono i lavoratori forestali a tempo indeterminato, che sono mille e 330. In totale, sono 17 mila 551 operai forestali”.
Quanti di questi operano nell’antincendio?
“Circa 6 mila e sono 151isti e 101isti”.
Quindi gli operai forestali stabilizzati ci sono?
“Certo. Ma hanno creato un meccanismo per il quale man mano che andranno in pensione non potranno essere sostituiti”.
Quindi quando andranno in pensione tutti gli operai forestali con contratto a tempo indeterminato i lavoratori forestali saranno tutti stagionali”.
“Esattamente”.
Qual è la parte del Contratto che sancisce la precarizzazione a vita di questi lavoratori?
“E’ il punto del contratto che abbiamo studiato con attenzione: l’articolo 4 bis del contratto nazionale di lavoro 2021-2024 dei lavoratori idraulico-forestali, allegato N”-
Scusi, ma cosa ci guadagnano gli operai forestali restando precari a vita?
“Nulla hanno tutto da perdere. E perdono anche una parte della retribuzione”.
In che senso?
“Nel senso che, ogni anno, debbono presentare la domanda di disoccupazione, che ha un costo”.
A quanto ammonta questo costo?
“Varia da circa 10 euro fino a 180 euro”.
Chi è che gestisce questi soldi?
“I sindacati”.
Non voi, ovviamente.
“Assolutamente no, noi siamo contrari alla precarizzazione del lavoro. Noi siamo ci battiamo per la stabilizzazione di questo personale.
Infatti: per quello che sappiamo, voi del Sifus Confali state conducendo una battaglia politica, con l’appoggio di un gruppo di deputati regionali, per fare approvare dall’Assemblea regionale siciliana una riforma del settore forestale che punti alla stabilizzazione.
“Esatto. Conduciamo questa battaglia politica da quando siamo nati. Ora abbiamo scoperto che, con il nuovo Contratto di lavoro, hanno bloccato la stabilizzazione. Una vergogna”.
State avvertendo tutti i lavoratori del settore?
“Ci stiamo provando. Sa, noi non abbiamo gli strumenti che hanno a disposizione Cgil, Cisl e Uil con la loro rete di patronati. Ma noi non molliamo”.
Di fatto il Sifus sta mantenendo gli impegni assunti: non sta mollando. Il fatto che si rivolgerà con un legale specializzato su tale materia alla magistratura europea ne è la dimostrazione. Altri particolari verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa.
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