- Neocolonialismo di ritorno anche nella gestione della sanità siciliana?
- Quindi i reparti nella sanità siciliana adesso si assegnano con i bandi?
Neocolonialismo di ritorno anche nella gestione della sanità siciliana?
Quindi Palermo e la Sicilia non hanno le competenze per gestire un reparto di cardiochirurgia pediatrica? Quindi è il Nord Italia che deve colonizzare la nostra isola anche nella sanità? Non per essere sempre Bastian contrari, ma è questo il risultato che viene fuori dall’accordo firmato dalla Regione siciliana e il gruppo San Donato, primo gruppo ospedaliero in Italia con sede in Lombardia. Saremo un po’ ‘antichi’, ma leggere che l‘Arnas, l’Azienda di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione ‘Civico Di Cristina e Benfratelli’ abbia affidato il reparto di chirurgia pediatrica al Policlinico San Donato di Milano, per un importo complessivo triennale di poco più di 8 milioni di euro più Iva, con a 320 mila euro di rimborso forfettario annuo, ci lascia di stucco. Siamo meravigliati, sì, e siamo meravigliati non soltanto per il fatto in sé, ma anche perché in Sicilia, a quanto pare, non leggiamo la ‘meraviglia’ del mondo sanitario siciliano. Tra l’altro, tutto questo avviene mentre non è ancora stato designato il nuovo assessore alla Salute-Sanità della Sicilia, che troverà la ‘minestra lombarda in salsa cardiologica già impiattata!
Quindi i reparti nella sanità siciliana adesso si assegnano con i bandi?
Chiediamo al nuovo presidente della Regione, Renato Schifani – che probabilmente avrà trovato anche lui tutto fatto – i servizi sanitari, nella nostra Isola, si affidano con i bandi? Quindi aprire un reparto ospedaliero, in Sicilia, è qualcosa da assimilare alla realizzazione di una strada o di un ponte? Quindi se di dovrà aprire un altro reparto nella sanità pubblica della nostra Isola si ricorrerà a un altro bando? E questo reparto di cardiochirurgia pediatrica dovrebbe diventare il riferimento (neocoloniale?) di tutto il Mezzogiorno d’Italia? Quindi, se abbiamo ben capito, oltre all’Autonomia differenziata in arrivo – con la quale 60-70 miliardi di euro verranno tolti ogni anno ai Comuni, alla sanità, alle scuole e alle università del Sud e della Sicilia per prendere la via del Nord Italia – la Regione siciliana ha trovato il modo di affidare la gestione della cardiochirurgia pediatrica di Palermo ai milanesi. Complimenti ‘vivissimi’ al nuovo Governo regionale di Forza Italia e, in generale, a tutto il centrodestra siciliano che, a quanto sembra, lavora per fare gli interessi del Nord Italia.
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