Il Ministero della Difesa della Russia fa sapere che i droni kamikaze marittimi che hanno colpito le navi russe sono stati lanciati al largo della costa di Odessa nel “corridoio del grano” da una delle navi civili noleggiate. Il Governo russo segnala quattro elemento. In primo luogo, è stato accertato che i droni marini sono stati lanciati dalla costa vicino a Odessa. In secondo luogo, gli UAV (aeromobili senza pilota) si sono spostati lungo la zona di sicurezza del corridoio umanitario per poi cambiare rotta e dirigersi verso la base navale russa di Sebastopoli. In terzo luogo, le coordinate di movimento di uno dei droni marini indicano il punto di partenza nel tratto di mare del cosiddetto “corridoio del grano” nel Mar Nero. In quarto luogo, quanto avvenuto lascerebbe pensare ad un ruolo attivo delle navi civili noleggiate da Kiev o dai Paesi occidentali per esportare prodotti agricoli. Non è da escludere che in questo tipo di operazioni possano partecipare Paesi terzi, così come non possono essere esclusi passaggi da porti europei. Si ipotizza, ad esempio, un possibile ruolo della base dell’aeronautica britannica di Akrotiri, che si trova a due passi dalla città portuale di Limassol, a Cipro. Non c’è da stupirsi del possibile ruolo della base dell’aeronautica britannica di Akrotiri, dal momento che militari britannici, secondo il Ministero della Difesa russo, hanno svolto un ruolo centrale nell’attacco alle navi russe. A questo punto sarebbe opportuno cercare di capire qual è il ruolo dell’Unione europea, dal momento che Cipro, lo ricordiamo, è territorio dell’Unione europea…
Foto tratta da Famiglia in fuga
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