“Per quanto riguarda il personale sanitario soggetto a procedimenti di sospensione per inadempienza all’obbligo vaccinale e l’annullamento delle multe previste dal dl 44/21, in vista della scadenza al prossimo 31 dicembre delle disposizioni in vigore e della preoccupante carenza di personale medico e sanitario segnalata dai responsabili delle strutture sanitarie e territoriali, è in via di definizione un provvedimento che consentirà il reintegro in servizio del suddetto personale prima del termine di scadenza della sospensione”. Così si legge nella nota del Ministero della Salute. Insomma, con l’arrivo del nuovo Governo di Giorgia Meloni si cambia registro anche nella sanità. A guidare il Ministero della salute, dopo Roberto Speranza, è arrivato Orazio Schillaci. Così, dopo qualche giorno, viene meno l’obbligo del vaccino anti-Covid per medici e infermieri. E vengono anche annullate le multe per chi si è rifiutato di farsi inoculare il vaccino sperimentale (che poi un vaccino non è, visto che non dà alcuna immunità: ma questo, ovviamente, è un discorso che vale per chi crede ancora che esista la Microbiologia…) delle multinazionali farmaceutiche.
Il Governo Meloni ha anche annunciato una Commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione del Covid in Italia. Il nostro auspicio è che si faccia luce su tutta la gestione della pandemia, a cominciare dal Febbraio del 2020, quando c’era chi invitava i cittadini ad uscire di casa senza problemi. Noi non abbiamo dimenticato, ad esempio, le manifestazioni “Milano non si ferma” e “Bergamo non si ferma” (qui un nostro articolo dell’Aprile 2020). Così come non abbiamo dimenticato i dubbi sulla gestione della pandemia nei primi mesi di diffusione della malattia (qui un nostro articolo dell’Agosto 2020, audizione del virologo Giulio Tarro alla Camera dei deputati). Da approfondire anche i DPCM togli-libertà già definiti illegittimi e incostituzionali dalla Magistratura.