L’Unione europea non si smentisce mai. Ricordate l’enfasi dei giornali e delle televisioni sulla vittoria di Mario Draghi in Europa, che aveva ottenuto il quasi via libera al tetto del gas? Ebbene, è solo aria frutta. Lo ha dimostrato il Consiglio Energia dell’UE andato in scena a Lussemburgo che, di fatto, ha bloccato tutto. Le “misure concrete” sono state rinviate al prossimo Consiglio straordinario Energia convocato il prossimo 24 Novembre. L’Unione europea non ha alcuna intenzione di mettere il tetto al prezzo del gas. Lo aveva lasciato capire la Germania – Paese Ue che va sempre in coppia con l’Olanda – che aveva subito manifestato dubbi. In ballo, come scrive Askanews, ci sono due misure: “il «corridoio dinamico», ovvero una banda di oscillazione fra un minimo e un massimo da imporre al prezzo importato per il mercato europeo all’ingrosso (ultima versione, più flessibile ed elaborata della proposta di tetto al prezzo, o «price cap»), e un nuovo strumento finanziario comune (una «capacità di spesa europea», come l’ha definita l’ex premier italiano Mario Draghi) per misure di sostegno contro i rincari energetici per famiglie e imprese vulnerabili. Uno strumento, quest’ultimo, da applicare in tutto il mercato unico, e non solo negli Stati membri meno indebitati che hanno il margine di bilancio (come la Germania) per finanziare queste misure a livello nazionale”. La Commissione europea non si è stracciata le vesti per “il «corridoio di prezzo» del mercato europeo all’ingrosso del gas, oggi sottoposto all’indice di riferimento Ttf della Borsa di Amsterdam, nonostante questa fosse una delle «decisioni concrete» chieste dal Consiglio europeo”. Insomma, Germania e Olanda non vogliono cambiare le regole del gioco.
Se volete saperne di più vi consigliamo di leggere l’articolo di DiariodelWeb.it. Noi ci limitiamo a segnalare l’ennesima presa per i fondelli dell’Unione europea. Il caro-bollette – che non è finito, perché se il prezzo del gas è sceso le bollette di luce e gas sono sempre stratosferiche – è stata e continua ad essere in parte una volgare e truffaldina speculazione orchestrata da Germania e Olanda, guarda caso gli stessi Paesi che guidano il “No” al tetto sul prezzo del gas e, in generale, a tutte le iniziative che puntano a ridurre la speculazione. Il problema dell’Italia, rispetto al massoni e banditi dell’Unione europea che fanno quello che vogliono, è l’Italia. Restare nell’Unione europea – nell’attuale Unione europea – è una grandissima minchiata. Finalmente se ne stanno accorgendo anche milioni di famiglie italiane alla disperazione per l’impossibilità di pagare le bollette e migliaia e migliaia di imprese che hanno già chiuso, che stanno chiudendo e che chiuderanno. la verità è che nel mondo, per una serie di cause legate a guerre e cambiamenti climatici – e soprattutto a causa dello scontro tra area del dollaro americano e Cina – è già iniziata una recessione che sarà pesantissima. Germania e Olanda, con la speculazione sul gas a danno di famiglie e imprese di mezza Europa, si stanno mettendo il ‘porco dentro’. La speranza è che gli italiani si sveglino. Già avere buttato fuori dal Governo dell’Italia il PD – partito di riferimento dell’Unione europea – è un passo avanti. Adesso bisogna fare di più: bisogna cominciare a pensare ad uscire dall’Unione europea.
Foto tratta da Tgcom24 – Mediaset Infinity