In queste ore i mezzi di informazione raccontano che nell’isola di Stromboli è stata completata la pulizia di Spiaggia Lunga e del tratto di mare di fronte la stessa Spiaggia Lunga. La domanda è: da dov’è arrivata la sporcizia che ha inquinato la spiaggia e il mare di Stromboli? A quanto leggiamo qua e là, l’alluvione che ha colpito l’isola lo scorso 12 Agosto ha trascinato a valle, nella spiaggia e in mare, un grande quantitativo di rifiuti che si trovava – e supponiamo che si trova ancora – in un’area che sovrasta la spiaggia. A quanto leggiamo sempre su vari giornali, la discarica si trova lì da circa quarant’anni. Da qui un’altra domanda: che ci fa una discarica in una delle isole che circondano la Sicilia, dal momento che nelle isole la legge vieta la presenza di discariche? Ricordiamo che i rifiuti delle isole che circondano la Sicilia debbono essere smaltiti con il ricorso ad apposite navi che trasportano i rifiuti sulla terraferma. E allora?
Con molta probabilità, la spiegazione potrebbe essere riconducibile al fatto che, negli anni ’70 e negli anni ’80 del secolo passato, ogni Comune, in Sicilia, realizzava una discarica. Allora – mettiamola così – non c’era la sensibilità ambientale che c’è oggi. In realtà, non è così perché, soprattutto negli anni ’80, c’erano i Verdi e l’ecologia si studiava già nelle università. Ma la pubblica amministrazione siciliana – dalla Regione alle Province, fino ai Comuni – non era molto interessata ai temi ecologici e alla tutela dell’ambiente (nemmeno oggi, in verità, sembra interessata a tali temi…). Nel 2001, in Sicilia, si contavano circa 520 discariche, più dei 390 Comuni della Sicilia! E’ probabile, anzi è certo che anche le isole che circondano la Sicilia abbiamo realizzato le discariche. E infatti leggiamo che la discarica di Stromboli esiste da circa quarant’anni. Dopo di che quasi tutte le isole che circondano la Sicilia – chiamate impropriamente Isole Minori – sono entrate a far parte delle Riserve naturali istituite dalla Regione siciliana. E ci sono anche tratti di mare, in prossimità delle isole, che sono diventati luoghi protetti, per la precisione Aree marine protette (in questo caso fanno capo al Ministero dell’Ambiente). Da qui una terza domanda, sempre con riferimento a Stromboli: possibile che, in quarant’anni, nessuno – a cominciare dal Comune di Lipari (nelle isole Eolie, ad eccezione dei tre Comuni presenti nell’isola di Salina, tutte le altre isole fanno capo al Comune di Lipari) e dalla Regione siciliana – si sia preso la briga di eliminare la discarica presente in quest’isola? Leggiamo che si sta provvedendo alla ‘sigillatura’ della discarica di Stromboli. Piuttosto che ‘sigillarla’ non sarebbe più corretto eliminarla? Da qui una quarta domanda: per caso nelle altre isole che circondano la Sicilia – le altre sei isole Eolie, Ustica, le tre isole Egadi (Favignana, Levanzo e Marettimo), Pantelleria, Lampedusa e Linosa – ci sono discariche abbandonate che risalgono a quarant’anni fa? Qualche deputato appena eletto nel Parlamento siciliano potrebbe presentare un’interrogazione al Governo per sapere come stanno le cose, o per saperne di più dobbiamo aspettare la prossima alluvione? Magari, nell’interrogazione, si potrebbe chiedere quante delle 520 discariche presenti in Sicilia nel 2001 sono state bonificate…
Foto tratta da Il Fatto Quotidiano