Cresce il pericolo di un ricorso alle armi nucleari nella guerra in Ucraina. A lanciare l’allarme, in queste ore, è il Ministro della Difesa della Russia, Serghei Shoigu, che ha parlato senza mezzi termini di “provocazioni ucraine”. Secondo Shoigu, l’Ucraina – che in questa fase sembra avere problemi legati a carenze di munizioni – potrebbe fare ricorso a una “bomba sporca”, ovvero a esplosivi che potrebbero spargere scorie radioattive. Non si tratterebbe di vere e proprie bombe nucleari, ma di armi che puntano a diffondere contaminazione radioattiva. Secondo i russi, gli ucraini – che in questo momento scontano qualche difficoltà per carenze di armi (non si capisce se l’Occidente abbia rallentato il rifornimento di armi all’Ucraina volutamente, o se si tratti di un fatto fisiologico) – potrebbero lanciare questa mini-offensiva con contaminazione nucleare per poi scaricare la responsabilità sulla stessa Russia. Il Ministro della Difesa russo avrebbe avvertito i suoi omologhi di Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Turchia. Non è facile capire quello che sta succedendo. Sabato sera è esplosa una fabbrica di missili russi a Pern, negli Urali, e si fa fatica a pensare che i russi abbiano distrutto una propria fabbrica di armi. Potrebbe essere stato un incidente, ma potrebbe essersi trattato di un sabotaggio. Ora la notizia del possibile ricorso ad armi nucleari. RSI NEWS scrive che la situazione va peggiorando: “La menzione della minaccia di bomba sporca nelle telefonate di Shoigu con le sue controparti sembra indicare che la minaccia di un tale attacco è salita a un livello senza precedenti”.
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