La telenovela sui collegamenti via mare tra la Sicilia e i propri arcipelaghi chiamati impropriamente Isole Minori sembra ormai diventata una commedia degli inganni. Da una parte ci sono i Sindaci delle isole che circondano la Sicilia che lamentano una riduzione dei servizi, con penalizzazioni per chi vive in questi luoghi già svantaggiati e per i lavoratori pendolari; da un’altra parte ci sono il Governo regionale uscente con l’ormai ex assessore a Infrastrutture e Trasporti, Marco Falcone, che hanno fatto partire un nuovo bando per l’affidamento in concessione dei servizi di collegamento tra Sicilia e Isole Minori; da un’altra parte ancora c’è il presidente della Regione siciliana appena eletto, Renato Schifani (che non ha ancora nominato gli assessori), che si ritrova con la ‘minestra impiattata’ dal precedente Governo. Il tutto con alcuni bandi che nei mesi scorsi sono andati deserti (collegamenti con Pantelleria e Ustica) e altre offerte che sono state dichiarate inammissibili.
In questo clima che definire di confusione è poco è arrivato il citato nuovo bando – dovrebbe essere il terzo – illustrato in un comunicato stampa della Regione siciliana: “Pubblicato dalla Regione siciliana il nuovo bando per l’affidamento in concessione dei servizi di collegamento marittimo in regime di servizio pubblico con le isole minori della Sicilia con navi ro-ro, per i prossimi cinque anni. La precedente gara, bandita lo scorso aprile, non era stata aggiudicata perché non erano state presentate offerte valide. Il bando predisposto dal Dipartimento dei trasporti (consultabile sul sito della Regione siciliana) ha un valore complessivo di 129 milioni di euro. Cinque i lotti in cui è articolato: Eolie, delle Egadi, delle Pelagie, e isole di Pantelleria e Ustica. Le domande di partecipazione vanno inviate attraverso la piattaforma elettronica entro il prossimo 11 novembre; le offerte saranno aperte il successivo 24 novembre. È stato inoltre pubblicato il bando per i collegamenti in aliscafo con le isole Pelagie, per un importo di 16,5 milioni di euro. Anche in questo caso, le domande di partecipazione dovranno essere presentate, attraverso la piattaforma elettronica entro l’11 novembre e le offerte saranno aperte il successivo 24 novembre. Il capitolato d’appalto stabilisce un minimo di 10 corse tra Porto Empedocle, Lampedusa e Linosa in alta stagione e 10 in media stagione, mentre tra le due isole dell’arcipelago dovranno essere almeno le 28 corse in alta stagione, 20 in media stagione e 12 in bassa stagione. Nei giorni scorsi sono state aperte le offerte del bando l’aggiudicazione del lotti che riguardano i collegamenti in aliscafo per le Eolie, le Egadi, Ustica e Pantelleria e per l’aggiudicazione definitiva si attende che la ditta aggiudicataria presenti l’intera documentazione prevista dal bando”.
Nel comunicato c’è anche la Scheda tecnica dei cinque lotti: “Il primo lotto riguarda i collegamenti con le isole Eolie e ha un importo di 33,6 milioni di euro. Il capitolato prevede, come servizio minimo per la tratta Milazzo-Vulcano-Lipari-S.M.Salina-Rinella 30 corse settimanali durante l’alta stagione (dal primo giugno al 30 settembre), 20 nella media stagione (dal primo aprile al 31 maggio) e nella bassa stagione (dal primo novembre al 31 marzo); per la tratta Milazzo-Vulcano-Lipari-Rinella-Filicudi-Alicudi 2 collegamenti settimanali in alta stagione e 4 alla settimana sia in media che in bassa stagione, nella tratta Milazzo-Vulcano-Lipari-S.M.Salina-Panarea-Ginostra-Stromboli sono 2 i collegamenti settimanali da garantire come servizio minimo. Il servizio dovrà essere effettuato con navi in grado di trasportare almeno 150 passeggeri e un carico complessivo non inferiore alle 400 tonnellate. Il secondo lotto, per i collegamenti con le Egadi ha un importo di 14,7 milioni di euro. Il servizio minimo da garantire, secondo capitolato, prevede 4 corse settimanali per la linea Trapani-Favignana-Levanzo-Marettimo, mentre per la tratta Trapani-Favignana-Levanzo le corse dovranno essere 16 alla settimana in alta stagione, 14 in media stagione e 18 in bassa stagione. Anche in questo caso, il servizio dovrà essere svolto con una nave in grado di trasportare almeno 150 passeggeri e un carico complessivo non inferiore alle 400 tonnellate. Il terzo lotto, riguarda la linea per Pantelleria, ha un importo di 24 milioni di euro e fissa per il collegamento con il porto di Trapani un minimo di 4 corse in alta stagione, 6 in media stagione e 8 in bassa stagione, alle quali si aggiungono le 6 corse del collegamento con il porto di Mazara del Vallo in alta stagione. In questo caso, la nave che dovrà effettuare il servizio dovrà avere una capacità di trasporto di almeno 400 passeggeri. Il lotto (cioè il quarto lotto ndr) che riguarda i collegamenti tra Porto Empedocle, Lampedusa e Linosa ha un importo di circa 41 milioni. E’ stabilito un minimo di 10 corse settimanali in alta e media stagione e di 12 in bassa stagione, con una nave in grado di trasportare almeno 250 passeggeri e un carico complessivo di 400 tonnellate, tra merci, mezzi e persone. L’ultimo lotto (quinto lotto ndr) riguarda il collegamento con l’isola di Ustica, per un importo di 15,4 milioni di euro; le corse da garantire come servizio minimo sono 4 a settimana nel periodo di alta stagione, 6 durante la media stagione e 8 nella bassa stagione”. La durata dell’affidamento è di 5 anni. Considerati anche gli oneri l’appalto raggiunge un valore di poco più di 170 milioni di euro. Il termine per la presentazione delle offerte è l’11 Novembre prossimo.
In verità, non è facile capire cosa sta succedendo nel ‘complicato’ mondo dei trasporti via mare che collegano la Sicilia con i suoi arcipelaghi. I Sindaci delle isole, come già ricordato, lamentano una riduzione dei servizi; le società che gestiscono i servizi fanno presente che i costi del servizio sono aumentati (il riferimento è ai carburanti): non a caso, lo scorso Giugno, il costo dei biglietti delle tratte per i cosiddetti collegamenti statali è stato aumentato del 20%, creando una disparità di prezzo dei biglietti tra tratte statali e tratte regionali: in pratica, uno stesso servizio, svolto dalle stesse società, per le stesse tratte – con la differenza che il primo è un servizio statale e il secondo è regionale – presenta costi dei biglietti diversi! Una storia che abbiamo raccontato in questo articolo. A lamentarsi sono anche i lavoratori marittimi, che in Italia – stando alle denunce del sindacato ORSA – sono sfruttati: “Come sempre – ha denunciato all’inizio di quest’anno il sindacato ORSA – gli armatori italiani trattano gli equipaggi come schiavi, li fanno dormire in cabine anguste a due o tre lavoratori senza avere il diritto alla privacy, gli danno vitto scadente di terza scelta e riducono gli stipendi, gli fanno pagare le spese per la formazione, chi dovrebbe controllare si gira dall’altra parte. Invece molte delle più grandi compagnie di navigazione del mondo hanno iniziato a offrire incentivi senza precedenti per un lavoro noto per le condizioni di lavoro cattive e la bassa retribuzione. Per dissuadere i marittimi dal lasciare il lavoro, stanno distribuendo enormi bonus che triplicheranno o quadruplicheranno, per trattenere i lavoratori marittimi che stanno abbandonando le nave. Il lavoro è impegnativo: i dipendenti trascorrono mesi fuori casa, lavorando fino a 15 ore al giorno” (qui per esteso le denunce del sindacato ORSA). Poi ci sono le inchieste giudiziarie e i sequestri giudiziari. E adesso il terzo bando…
Foto tratta da Regione siciliana