Nella pagina Facebook Palermo in Progress leggiamo un post che fa il punto della situazione in quella che dovrebbe essere una tratta del cosiddetto Passante ferroviario, opera pubblica in costruzione da quasi quindici anni che dovrebbe collegare l’aeroporto del capoluogo della Sicilia ‘Falcone-Borsellino’ con Cefalù, passando per Palermo. E’ l’unica opera ferroviaria utile rispetto ad altre inutili opere ferroviarie di Palermo, come i 15 km di Tram con le carrozze che girano vuote per molte ore del giorno, o come il ‘mitico’ anello ferroviario ribattezzato ‘tranello ferroviario’ per via dei disagi che ha creato alla città, opera non ancora completa che presenta non poche perplessità (come potete leggere qui) e che nessuno sa da chi dovrà essere gestita (come potete leggere qui). Ma andiamo alla tratta Isola delle Femmine-Palermo che dovrebbe essere una tratta del Passante ferroviario.
“Anche oggi, come avviene ormai da settimane – leggiamo nel post di Palermo in Progress – ci pervengono le giuste lamentele degli utenti del passante ferroviario,
Il caos si registrava anche nel 2019, prima dell’esplosione della pandemia. Il Covid ha nascosto il problema, perché erano in pochi a prendere questo mezzo pubblico. Oggi che la pandemia non fa più paura, nella tratta Isola delle Femmine-Palermo è ricominciato il caos. Detto questo, noi ci limitiamo a far notare che mentre le carrozze dei 15 km del Tram di Palermo, come già ricordato, girano quasi vuote per molte ore del giorno, le carrozze ferroviarie della tratta che collega il Comune di Isola delle Femmine con Palermo sono stracolme di passeggeri alla faccia del Covid che, evidentemente – parla la fotografia – non è più un’emergenza. Da qui una semplice considerazione: quando un mezzo di trasporto pubblico serve agli utenti, gli utenti lo utilizzano: è il caso, appunto, del collegamento ferroviario tra Isola delle Femmine e Palermo; quando, invece, un mezzo di trasporto pubblico non serve agli utenti – cosa che si verifica con l’attuale Tram di Palermo – le carrozze rimangono quasi vuote. Così anche il trasporto ferroviario di Palermo acquisisce, come dire?, una nota pirandelliana: la tratta ferroviaria che i cittadini considerano valida presenta carrozze stracolme di passeggeri, con gente che rimane fuori perché manca lo spazio nei convogli che, come segnala Palermo in Progress, sono sempre gli stessi, quando ne occorrerebbero altri; mentre nelle carrozze del Tram di Palermo si rispetta rigorosamente il “distanziamento sociale”, nel senso che i passeggeri si contano sulla punta delle dita.
Ultima notazione: al completamento del Passante ferroviario manca solo la tratta che collega la fermata di Palazzo Reale Orleans con la stazione di Notarbartolo. O meglio, per essere precisi, i lavori di questa tratta sono in corso e dovrebbero essere completati il prossimo anno. Mancano soltanto le opere tecnologiche ma il bando va deserto. Perché? Perché i prezzi dei materiali, ci ha raccontato l’ingegnere Roberto Di Maria, grande esperto in materia di trasporti, aumentano di giorno in giorno e nessuno si prende un appalto sapendo che i prezzi, nei giro di una settimana, potrebbero aumentare, anche considerevolmente. Le imprese lavorano per guadagnare, non per perdere denaro e prendendo un appalto con i prezzi dei materiali che crescono di giorno in giorno le perdite sarebbero matematiche. E’ questo il motivo per il quale la gara va deserta. La storia è sempre la stessa: la guerra in Ucraina, l’inflazione, l’instabilità economica del tempo in cui viviamo. Se il Passante ferroviario di Palermo fosse stato completato nei tempi prestabiliti oggi non ci sarebbero questi problemi, che non sono di facile soluzione. Ma tant’è.
Foto tratta da Mobilita Palermo – Mobilita.org