Il cammino del nuovo Governo di Giorgia Meloni si annuncia in salita. Oggi il partito della futura premier – Fratelli d’Italia – è riuscita a piazzare Ignazio La Russa alla presidenza del Senato. Ma è stata un’elezione rocambolesca, con 16 senatori di Forza Italia su 18 che non hanno partecipato alla votazione (in aula, per Forza Italia, sono rimasti Berlusconi – che ha avuto un mezzo scontro con la Russa – e l’ex presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati. Per essere eletto la Russa ha bisogno di 104 voti, invece ne prende 116. Ma se 16 senatori di Forza Italia non hanno partecipato alla votazione da dove gli sono arrivati questi 16 voti? C’è sotto qualche inciucio alle spalle di Berlusconi e dei suoi? Proviamo a fare quattro conti. I senatori eletti, dopo la legge che ha ridotto i parlamentari, sono 200 a cui si aggiungono sei senatori a vita. Per essere eletto la Russa ha bisogno, come già accennato, di 104 voti. Ne ha presi 116. E’ evidente che gli sono arrivati dalle opposizioni. Da chi? Dal PD? Dai grillini? Dal gruppo di Carlo Calenda e Matteo Renzi? Da altri gruppi? Dall’indipendente Dafne Masolino? Dai senatori a vita? Le due cose certe sono – mettiamola così – le diversità di vedute tra Berlusconi e il nei presidente del Senato, La Russa e il ‘grazie’ dello stesso la Russa a chi lo ha eletto, compresi i 16 di cui non si conoscono i nomi: forse La Russa e la futura premier li conoscono?.
Un altra cosa certa è che Fratelli d’Italia e la Lega hanno trovato un accordo sulle presidenze delle Camere e sul Governo. Mentre – da quello che si capisce – la Meloni, fino ad ora, non non sembra avere esaudito le richieste di Berlusconi. Insomma, lo scontro sembra essere sul Governo, ovvero sui Ministri. Cosa chiede Berlusconi? Lo scontro è solo su Licia Renzulli – che sembra non andare a genio alla leader di Fratelli d’Italia o c’è dell’altro? La sensazione è che si stia consumando una rottura all’interno del centrodestra. Anche se dopo la votazione Berlusconi ha gettato acqua sul fuoco: “Sinceri auguri al nuovo presidente del Senato Ignazio La Russa. Forza Italia ha voluto dare un segnale di apertura e collaborazione con il voto del presidente Berlusconi. Ma in una riunione del gruppo di Forza Italia al Senato è emerso un forte disagio per i veti espressi in questi giorni in riferimento alla formazione del governo. Auspichiamo che questi veti vengano superati, dando il via ad una collaborazione leale ed efficace con le altre forze della maggioranza, per ridare rapidamente un governo al Paese”. Non resta che aspettare l’elezione del presidente della Camera dei deputati, dove dovrebbe essere eletto il leghista Riccardo Molinari. Dopo quello che è avvenuto al Senato il condizionale è d’obbligo…
Foto tratta da Avvenire