Durante la pandemia di Covid 19 il patrimonio di Anthony Fauci è aumentato del 66%

2 ottobre 2022
  • Lo ha appurato OpenTheBooks, organizzazione no profit americana che pubblica online le spese comunque legate al governo degli Stati Uniti. E nell’Unione europea? E in Italia?

Si chiama ‘trasparenza’ e negli Stati Uniti esiste 

“Democrazia – diceva lo scrittore Corrado Alvaro – significa anche conoscere che cosa c’è nelle tasche e non soltanto nelle teste di chi ci comanda”. Ebbene, tutto si può dire degli Stati Uniti d’America ma non che in questo Paese la ricchezza passi inosservata. In America se sei un uomo pubblico e qualcuno – per esempio la stampa – ti chiede quanto guadagni glielo devi dire. E se non glielo dici, loro si informano, perché hanno accesso alle ‘carte’: in America, infatti, quando si tratta di soldi la privacy non esiste. Così OpenTheBooks – un’organizzazione no-profit americana con sede nel sobborgo di Burr Ridge, Illinois, a Chicago, un gruppo che si occupa di ‘trasparenza’ e che pubblicazione online le spese comunque legate al governo degli Stati Uniti – ha fatto le ‘pulci’ ad Anthony Fauci, il guro della microbiologia americana. E ha scoperto che il patrimonio netto della famiglia Fauci, durante la pandemia di Covid 19, è aumentato di ben il 66%. La notizia la leggiamo sul quotidiano scenarieconomici.it, che scrive: “Fauci ha dichiarato un patrimonio netto di 7.523.634 dollari al 1° gennaio 2019. Al 1° gennaio 2022, era cresciuto a 12.677.513 dollari… In qualità di direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases, Fauci ha ricevuto uno stipendio di 456.028 dollari nel 2021, che lo rende il dipendente più pagato dell’intero governo federale. Anche sua moglie, Christine Grady, capo bio-eticista del National Institutes of Health, se la cava molto bene: l’anno scorso ha percepito uno stipendio di 238.970 dollari”. Insomma, la pandemia avrà anche impoverito il mondo e creato crisi economiche. Ma qualcuno che ci ha guadagnato, oltre alle multinazionali farmaceutiche con i vaccini anti-Covid, c’è. Se volete approfondire ulteriormente l’argomento vi consigliamo la lettura dell’articolo di scenarieconomici.it (che trovate qui). Noi approfittiamo di questa notizia per porre una domanda: l’Unione europea non dovrebbe fare la stessa cosa con tutti gli scienziati che, a vario titolo, hanno operato e operano nella lotta alla pandemia nei Paesi Paesi Ue? In Italia, per esempio, gli scienziati che si sono occupati del virus SARS-COV-19 hanno guadagnato di più rispetto a prima dell’esplosione della pandemia? La nostra, sia chiaro, è solo una domanda. Esiste, in Italia, un organismo equivalente all’OpenTheBooks americano, a parte il Fisco? O vige la privacy?

Foto tratta da Il Foglio 

 

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