Lunedì 26 Settembre, ore 21. Rispetto alle proiezioni sul voto ai candidati alla presidenza della Regione siciliana, che davano Renato Schifani avanti di circa 17 punti percentuali su Cateno De Luca, con i voti reali lo scenario è cambiato: Schifani è al 38% circa mentre De Luca è al 29% circa. I 17 punti percentuali di vantaggio di Schifani su De Luca sono diventati 9. Sono sempre tanti, ma non sono 17. Questo si verifica quando mancano ancora circa 4 mila sezioni da scrutinare. Indubbiamente ha ragione De Luca quando dice che i cittadini siciliani non hanno avuto una reazione di rivolta verso chi sta portando la nostra Isola e tutta l’Italia allo sbaraglio. Non c’è da stupirsi, se consideriamo che i Siciliani hanno eletto al Parlamento nazionale le tre ‘paracadutate’ da Berlusconi: Marta Fascina, Michela Brambilla e Stefania Craxi. Sappiamo tutti da dove e, soprattutto, come sono arrivati i voti che hanno eletto queste tre candidate di Forza Italia nella nostra Isola. Del resto, è un vezzo di tutti i partiti politici nazionali eleggere in Sicilia soggetti che non hanno nulla a che spartire con la Sicilia. La nostra terra, prima che problemi politici da risolvere, deve affrontare problemi culturali. Ma il tema non è questo. Noi vogliamo segnalare che, rispetto alle proiezioni, molto generose con il candidato della vecchia politica siciliana, lo scenario è cambiato. Vedremo cosa succederà durante la notte e quale sarà lo scenario quando tutte le sezioni della Sicilia completeranno le operazioni di scrutinio. In ogni caso, il 30% di De Luca è un grande risultato. Vedremo quanti parlamentari riuscirà a portare In Assemblea regionale siciliana.
Foto tratta da Comune di Taviano