- Dopo avere affossato migliaia e migliaia di imprese che non potranno pagare le super bollette e chiuderanno, il Governo Draghi e i partiti contrari allo scostamento di Bilancio (e i partiti che a parole si dicono favorevoli allo scostamento di Bilancio) si accingono a usare due pesi e due misure: aiuti per i dipendenti delle aziende private e nulla per i dipendenti pubblici!
- Perché i dipendenti pubblici italiani non hanno bisogno di aiuti per pagare le bollette di luce e gas? Sono tutti ricchi? A noi non risulta!
- Chissà cosa faranno domani dentro le cabine elettorali i tanti imprenditori penalizzati e i dipendenti pubblici…
- Gli aiuti valgono anche per i dipendenti delle società in house? Come il Governo Draghi e i partiti che lo appoggiano stanno fregando ancora una volta Sud e Sicilia
Dopo avere affossato migliaia e migliaia di imprese che non potranno pagare le super bollette e chiuderanno, il Governo Draghi e i partiti contrari allo scostamento di Bilancio (e i partiti che a parole si dicono favorevoli allo scostamento di Bilancio) si accingono a usare due pesi e due misure: aiuti per i dipendenti delle aziende private e nulla per i dipendenti pubblici!
Alla fine il Decreto Aiuti bis varato dal Governo dimissionario di Mario Draghi e tanto celebrato i queste ore chi va ad aiutare? Ed è un provvedimento risolutivo per le famiglie e le imprese italiane alle prese con bollette di luce e gas stratosferiche? In questi casi, visto che di mezzo di sono i soldi, è bene far parlare i ‘numeri’ che, per definizione, sono testardi e non si prestano a prestano a interpretazioni. Cominciamo con i provvedimenti in favore delle imprese private. Questo provvedimento viene presentato come un bonus, ma tale definizione è vera fino a un certo punto. Infatti, più che di un bonus si tratta di fringe benefit, agevolazioni che fanno parte welfare aziendale. L’articolo 12 del Decreto Aiuti bis (che è già stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato) ha portato a 600 euro la soglia di esenzione per i fringe benefit. Non sono, insomma, erogazioni di denaro ma erogazioni di beni e servizi. Anche se, tra i fringe benefit, il Governo ha introdotto la possibilità, per le aziende, di pagare le bollette ai dipendenti o di rimborsargli o pagamenti delle stesse bollette di luce, gas e acqua. Per il datore di lavoro sono somme totalmente deducibili, per i dipendenti sono somme nette non soggette a contribuzione. tali somme non possono essere utilizzate per pagamenti diversi dalle bollette. Il provvedimento è valido sino al Dicembre di quest’anno. E poi? Non si capisce.
Perché i dipendenti pubblici italiani non hanno bisogno di aiuti per pagare le bollette di luce e gas? Sono tutti ricchi? A noi non risulta!
Come definire questo Decreto Aiuti bis? Semplice: un provvedimento che aiuta solo i dipendenti delle imprese private, mentre i dipendenti pubblici si debbono arrangiare. Da quello che si capisce da questo provvedimento, i dipendenti delle Regioni, i dipendenti dei Comuni, i dipendenti di quello che resta delle Province e, in generale, i dipendenti delle società pubbliche vengono considerati dei mezzi Paperoni e possono pagare le super bollette di luce e gas. Noi che viviamo in Sicilia non conosciamo la situazione delle altre Regioni italiane, ma sappiamo che – per esempio negli uffici della Regione e dei Comuni – ci sono sì dipendenti con stipendi che vanno da 3 mila a 6 mila euro al mese ed oltre: ma si tratta di una minoranza di dipendenti pubblici, perché la maggioranza – da quello che sappiamo – ‘viaggia’ con stipendi che vanno da mille e 200-mille e 300 euro al mese a 2 mila 2 mila e 500 euro al mese, con una netta maggioranza dei primi. Forse il Governo Draghi e i partiti che lo sostengono sono convinti che per le famiglie con mille e 200-mille e 500 euro al mese risolveranno tutto con i 150 euro una tantum, cioè con la la presa in giro di PD, grillini, Forza Italia, Lega, Italia Viva-Azione e Fratelli d’Italia che si oppone allo scostamento di Bilancio? E’ bene che i dipendenti pubblici sappiano come stanno le cose, visto che domani si va a votare per il rinnovo di Camera dei Deputati e Senato (e in Sicilia anche per eleggere il nuovo presidente della Regione siciliana e la nuova Assemblea regionale siciliana).
Chissà cosa faranno domani dentro le cabine elettorali i tanti imprenditori penalizzati e i dipendenti pubblici…
Tirando le somme del Decreto Aiuti bis – che vale circa 15 miliardi di euro di imposte e tasse pagare dai cittadini italiani (ciò significa che nel flusso circolare del reddito dell’Italia non c’è una nuova emissione di denaro, ma sempre gli stessi soldi che girano) – alla fine ne deduciamo che non c’è alcun aiuto per le super bollette di commercianti e, in generale, imprenditori: infatti, quando una piccola impresa deve pagare 30-40 mila euro di bollette il credito d’imposta serve a poco perché, intanto, deve pagare sennò gli staccano luce, gas e acqua e, per pagare, o dà fondo ai propri risparmi (ammesse che ci siano), o si indebita, o chiude; lo stesso discorso vale per le medie e grandi imprese alle prese con bollette di 100, 200, 300 mila euro: anche in questo caso il credito d’imposta va bene per le imprese che hanno grande liquidità, chi non ha liquidità o si indebita o chiude. Questi sono i fatti mentre le chiacchiere dei vari Letta, Berlusconi, Salvini, Meloni e via continuando stanno a zero. Ora scopriamo che il Governo Draghi sta aiutando solo i dipendenti delle aziende private, mentre i dipendenti pubblici sono diventati tutti ricchi! Con uno scostamento di Bilancio si sarebbero potute evitare le chiusure di migliaia e migliaia di imprese e la disperazione di milioni di famiglie. Chissà cosa faranno domani dentro le cabine elettorali i tanti imprenditori penalizzati e i dipendenti pubblici… Ah dimenticavamo: se avete notizie dei sindacati dei dipendenti pubblici fateci sapere come stanno difendendo i propri associati…
Gli aiuti valgono anche per i dipendenti delle società in house? Come il Governo Draghi e i partiti che lo appoggiano stanno fregando ancora una volta Sud e Sicilia
Foto tratta da Yahoo Notizie
P.s. 1
Un dubbio: i dipendenti delle società in house sono considerati dipendenti privati – e quindi hanno diritto ai rimborsi delle bollette – o sono considerati dipendenti pubblici e, di conseguenza, non avranno diritto ai rimborsi delle bollette? A rigor di logica – sempre per restare in Sicilia – le aziende che fanno capo a Regione siciliana, Comuni ed ex Province sono società di capitale, partecipate, certo, da Regione, Comuni ed ex province, ma sempre società di capitale e, quindi, private…
P.s. 2
Per quello che conosciamo noi, la maggioranza delle aziende private – e quindi di dipendenti di aziende private – si localizza nel Nord Italia, mentre nel Sud e in Sicilia si registra una netta prevalenza di dipendenti pubblici. Di fatto, il Decreto Aiuti bis del Governo Draghi sta aiutando tantissime famiglie del Nord Italia (dove è presente la stragrande maggioranza di aziende private), mentre sta abbandonando molte famiglie di Sud e Sicilia, se è vero che in questa aree del Paese la maggioranza dei dipendenti opera nel pubblico. sarà magari una ‘lettura’ forzatamente meridionalista, ma i fatti oggettivi sono questi.
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