Bomber spietato con la maglia biancoceleste, molto meno prolifico in azzurro. “Me lo chiedo quasi tutti i giorni perchè in Nazionale segno meno rispetto al club. Forse nella Lazio ho più margine di errore e qui ho qualche pressione in più. Fa rosicare aver vinto quattro volte la classifica dei marcatori e aver fatto un pò meno qui. A volte vado in campo con la voglia di fare di più, ma strafare ti porta a fare delle grosse cavolate”. Mancini continua a puntare su di lui. “Mi sento di dare qualcosa al gruppo dentro e fuori dal campo ed è ciò che mi porto dietro ogni convocazione anche perchè sta avvenendo un cambio generazionale – ha aggiunto Immobile -. Il calcio italiano ha bisogno di qualcosa in più e questo cambiamento deve partire da dentro. Nella mia carriera ho fatto la gavetta e i giovani oggi devono tornare a fare questo. Con la pressione di non avere tanti giovani si velocizza un percorso e non gli si dà la possibilità di esprimersi al meglio. Leggevo che ci sono pochi attaccanti ma secondo me qualcuno di interessante c’è. Bisogna dargli la possibilità di esprimersi. Mi piacciono Scamacca, Pellegri, Pinamonti e Raspadori che è un mezzo veterano avendo già fatto l’Europeo con noi”. Immobile ha progetti a lungo termine. “Andare ai Mondiali in Usa è uno degli obiettivi che mi sono posto. Sono sempre stato uno che non si pone limiti, cerco sempre di andare avanti e guardare le cose con fiducia e positività. Questo mi ha spinto a fare cose eccezionali oltre le mie qualità tecniche”.
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(ITALPRESS).
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