- La domanda è legittima e nasce dal fatto che queste agevolazioni sono state ottenute dalla Regione in forza del fatto che in Basilicata operano compagnie petrolifere. La stessa cosa avviene in Sicilia dove le compagnie petrolifere ‘donano’ alla nostra Isola solo inquinamento
- Il costo della bolletta in Basilicata viene ridotto del 50%, i cittadini pagano solo spese di trasporto e agli oneri di sistema. Questo grazie all’accordo stipulato tra Regione Basilicata e compagnie petrolifere presenti sul territorio. L’elenco dei soggetti a cui spetta il rimborso
- Alle società è stata offerta una proroga per proseguire le proprie attività estrattive in cambio di forniture gratuite di gas alla Basilicata
- Confcommercio Basilicata chiede anche sgravi per le imprese oggi esclude dalle agevolazioni
La domanda è legittima e nasce dal fatto che queste agevolazioni sono state ottenute dalla Regione in forza del fatto che in Basilicata operano compagnie petrolifere. La stessa cosa avviene in Sicilia dove le compagnie petrolifere ‘donano’ alla nostra Isola solo inquinamento
Com’è possibile che, mentre in tutta Europa la crisi del gas sta mettendo a dura prova tanti settori, la Basilicata possa garantire il rimborso della bolletta del gas a tutte le famiglie? A partire da questo Ottobre i residenti della Regione Basilicata potranno fruire di gas naturale gratis. Lo sconto interessa soltanto il consumo domestico del gas delle prime case ed è destinato a circa 110 mila famiglie. Dal rimborso saranno escluse le aziende ma anche gli abitanti che utilizzano altre forme di riscaldamento come pellet, bomboloni e camini perché non coperti dalla rete del gas metano. Per questi ultimi, la Regione ha preannunciato la pubblicazione di un bando per accedere a un incentivo per l’installazione di impianti di produzione di energia per autoconsumo. Per loro sono stati previsti vari incentivi per l’installazione di impianti fotovoltaici per l’energia elettrica o di pannelli solari per la produzione di acqua calda.
Il costo della bolletta in Basilicata viene ridotto del 50%, i cittadini pagano solo spese di trasporto e agli oneri di sistema. Questo grazie all’accordo stipulato tra Regione Basilicata e compagnie petrolifere presenti sul territorio. L’elenco dei soggetti a cui spetta il rimborso
A chi spetta il rimborso? Residenti nella Regione Basilicata, titolari di utenze domestiche per la prima casa; Amministrazioni regionali, esclusi gli enti economici e le società partecipate; Enti locali regionali. Grazie a un accordo stipulato tra Regione e compagnie petrolifere presenti sul territorio il costo della bolletta sarà ridotto del 50%, almeno secondo le stime della Regione; lasciando il posto solo alle spese di trasporto e agli oneri di sistema. Si tratta di una norma approvata dal Consiglio il 13 Agosto 2022 e pubblicata sul BUR speciale il 23 Agosto. La normativa in questione prevede l’erogazione di gas naturale gratuito, a partire da Ottobre 2022 fino al 2024. La legge prevede che «in applicazione del principio di efficientamento e di risparmio energetico, al fine di attenuare a livello regionale gli effetti negativi della crisi energetica e di favorire il processo di ripopolamento del territorio lucano, la Regione dispone la valorizzazione del gas naturale, acquisito in sede di negoziati in materia di compensazione ambientale con le concessionarie degli impianti estrattivi di idrocarburi sul territorio, consentendo, con oneri a carico della Regione e anche con criteri prioritari che tutelino ed incentivino il risparmio energetico e la riconversione verso l’impiego diffuso di fonti energetiche rinnovabili, l’erogazione gratuita mediante rimborso della componente energia del prezzo del gas fornito per le utenze domestiche dei residenti nella Regione Basilicata, delle pubbliche amministrazioni regionali, esclusi gli enti pubblici economici e le società partecipate, e degli enti locali regionali. I criteri per il rimborso perseguono l’obiettivo del risparmio del consumo e della riconversione energetica secondo modalità definite dalla Giunta Regionale”.
Alle società è stata offerta una proroga per proseguire le proprie attività estrattive in cambio di forniture gratuite di gas alla Basilicata
In che modo le famiglie potranno usufruire del gas gratuitamente? La pratica consiste nel cedere il rimborso della “componente energia” del prezzo del gas fornito per le utenze domestiche dei residenti della zona. La bolletta sarà comunque presente ma con la differenza che l’utente deve solo continuare a pagare i costi relativi al trasporto, alla gestione del contatore e agli oneri di sistema, con un risparmio pari al 50% del costo totale. La componente gas non sarà quindi prevista nel costo della bolletta gas totale. La legge è stata approvata dal Consiglio regionale lucano a metà Agosto e prevede “l’erogazione gratuita mediante rimborso della componente energia del prezzo del gas fornito per le utenze domestiche dei residenti della Regione”.
La Basilicata ha una popolazione di 562 mila persone, quindi non è una regione particolarmente numerosa. Il consumo medio gas delle famiglie è di circa 160 milioni di metri cubi di gas all’anno e per questo motivo la Regione ritiene ci siano ampi margini per sostenere l’iniziativa. Inoltre la regione può contare sul giacimento di gas della Val D’Agri, tra le province di Potenza e Matera, da cui Eni e Total, le società energetiche che si occupano maggiormente delle attività di estrazione dell’area presa in considerazione, estraggono circa 200 milioni di metri cubi all’anno. Alle società è stata offerta una proroga per proseguire le proprie attività estrattive in cambio di forniture gratuite di gas alla Basilicata.
Confcommercio Basilicata chiede anche sgravi per le imprese oggi escluse dalle agevolazioni
Quali sono le critiche emerse dall’iniziativa? La legge è stata accolta ma non senza perplessità e dubbi. In primo luogo ci si chiede perché il “rimborso” riguarda soltanto le famiglie e non le imprese considerando che il consumo di gas all’interno di un’area di business è considerevolmente superiore e non potrebbe essere coperto dal giacimento della Val D’Agri. Confcommercio ha segnalato la necessità di introdurre provvedimenti e sgravi anche per le aziende che chissà se saranno prese mai in considerazione. Ulteriori critiche sono indirizzate invece alla scelta di tutelare il consumo di una sostanza inquinante come il gas, anziché offrire incentivi per il passaggio a fonti di energia più sostenibile, energie rinnovabili e fonti meno inquinanti orientate per esempio all’autoproduzione e meno inquinanti orientate per esempio all’autoproduzione e al consumo. In realtà, soprattutto negli ultimi anni, le attività estrattive nella Val d’Agri sono state prese di mira per numerose polemiche riguardo soprattutto il loro impatto ambientale. La Regione Basilicata controlla assiduamente i territori interessati dalle estrazioni di idrocarburi, per verificare che non avvengano contaminazioni e non ci siano rischi per la popolazione.
Fonte: https://www.prontobolletta.it/
P.s.
In Sicilia, dagli anni ’50 del secolo passato, si estraggono e si lavorano idrocarburi. Ricordiamo che i giacimenti di petrolio più importanti d’Italia si trovano proprio in Sicilia e nel suo immediato offshore. Segnaliamo, in particolare, il giacimento di Ragusa (1500 metri di profondità) e il giacimento di Gela (scoperto nel 1956, giacimento che presenta caratteristiche simili a quello di Ragusa e si trova a 3500 metri di profondità). Poi ci sono i giacimenti di idrocarburi nel sottosuolo di Gagliano Castelferrato, in provincia di Enna. Come mai in Sicilia le compagnia petrolifere lasciano solo inquinamento? Quello delle compensazioni ai cittadini siciliani non dovrebbe essere argomento della campagna elettorale per le elezioni siciliane?
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