Sul Titanic

La crisi investe anche i trasporti via mare, tempi difficili per abitanti e albergatori delle Isole Minori della Sicilia

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  • Una nota di Federalberghi Isole Minori Sicilia. In arrivo una riduzione dei servizi di trasporto via mare. A pagare saranno i cittadini isolani e gli imprenditori del settore alberghiero
  • I tagli delle linee dei trasporti via mare
  • La situazione, anche alla luce della crisi economica attuale (leggere bellette di luce e gas alle stelle), si complica sia per gli albergatori isolani, sia per le aziende di trasporto via mare

Una nota di Federalberghi Isole Minori Sicilia. In arrivo una riduzione dei servizi di trasporto via mare. A pagare saranno i cittadini isolani e gli imprenditori del settore alberghiero

Un comunicato di Federalberghi Isole Minori Sicilia – ripreso da Il Giornale di Lipari – fa il punto della situazione sui collegamenti marittimi tra la Sicilia e i propri arcipelaghi detti impropriamente Isole Minori. Una parte di questi collegamenti viene sostenuta dalla Regione siciliana, una seconda parte dallo Stato. E i problemi,  quest’anno. sono stati con lo Stato. Federalberghi scrive al Ministero dei trasporti e alla Regione siciliana e torna a chiedere ciò che ha già proposto lo scorso 28 Giugno, ovvero l’estensione dell’orario estivo al 30 Settembre anche per il comparto Eolie. Dice  il presidente delle piccole isole siciliane di Federalberghi, Christian Del Bono: “Siamo molto preoccupati, perché da oltre un anno abbiamo la sensazione di rimbalzare contro un muro di gomma. È vero, alcune istanze a valere sul nuovo bando per i servizi integrativi regionali, ormai in fase di aggiudicazione, sono state accolte dall’assessore Falcone (Marco Falcone, assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti uscente ndr), come una migliore suddivisione dei periodi stagionali, ma su altre questioni si rimane decisamente in alto mare. Iniziamo dai famigerati aumenti tariffari che hanno investito i mezzi a sovvenzione statale a partire dal 22 giugno scorso”. Del Bono spiega che, nonostante le proteste, gli aumenti del prezzo dei biglietti nei mezzi di trasporto via mare sovvenzionati dallo Stato sono rimasti tali e quali. E questo ha creato una disparità con i mezzi di trasporto via mare sovvenzionati dalla Regione. Risultato: i cittadini isolani e i turisti che hanno viaggiato sui mezzi di trasporto via mare sovvenzionati dallo Stato hanno pagato un biglietto maggiorato!

I tagli delle linee dei trasporti via mare

“Ancora più grave – prosegue la nota della Federalberghi Isole Minori Sicilia – la situazione inerente agli annunciati tagli che investiranno le isole siciliane sui mezzi statali (navi e aliscafi) a partire dall’1° ottobre o in ogni caso dal periodo ‘invernale’. Ad esempio, nel comparto Eolie, si assisterà al taglio di una corsa della tratta su Napoli, ma anche ad una riduzione delle corse da e per Milazzo, oltre che alla perdita di un aliscafo su quattro. Anche su Ustica e nelle isole Egadi si assiste ad una rimodulazione e a un ridimensionamento di corse non favorevoli. Sul bando regionale, ormai in via di aggiudicazione, si sarebbero dovuti apportare gli accorgimenti più volte richiesti in fase di stesura, come ad esempio la messa a disposizione del mezzo di riserva, le agevolazioni un tempo previste dalla Liberty Card per i pendolari, una politica tariffaria meno rigida e penalizzante per i mezzi commerciali che viaggiano in nave per rifornire le isole. In questo caso ci si chiede come la Regione siciliana possa far fronte alle rassicurazioni verbali più volte esternate dall’assessore Falcone tese a soddisfare le legittime richieste dei territori micro insulari. Sul versante degli assetti a sovvenzione statale – conclude Del Bono – è opportuno che il Ministero faccia la propria parte, stanziando gli importi necessari per ripristinarli e che la Regione, alla quale sono attribuite le funzioni di programmazione in materia di collegamenti marittimi, sia più incisiva per evitare di lasciarci con un fardello che ad oggi è riuscita solo parzialmente e con grandi difficoltà ad alleggerire”.

La situazione, anche alla luce della crisi economica attuale (leggere bellette di luce e gas alle stelle), si complica sia per gli albergatori isolani, sia per le aziende di trasporto via mare

La verità è che la situazione economica si va complicando anche gli albergatori delle Isole Minori siciliane e per il mondo dei trasporti via mare. I primi – come tutti gli imprenditori – non sono certo esentati dalle super-bollette di luce e gas e, in generale, dall’aumento dei costi a tutti i livelli. Per quanto riguarda le società di navigazione, è evidente che i costi energetici in crescita e, in generale, i costi di tutti i beni e servizi indispensabili per far viaggiare i mezzi di trasporto via nave avranno effetti dirompenti su tali servizi. O questi maggiori costi li pagheranno lo Stato e la Regione siciliana, o li pagheranno gli utenti. L’unica cosa che si può fare – e che si dovrebbe fare – è la verifica di questi costi maggiori e se l’eventuale aumento del costo dei biglietti sarà proporzionale all’aumento dei costi delle società di navigazione. E’ inutile nasconderlo: sono in arrivo tempi difficili anche in questo settore, con il rischio che gli abitanti delle Isola Minori della Sicilia, già marginalizzati, vengano ulteriormente marginalizzati.

 

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