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Comuni siciliani senza sportelli bancari: Raffa (FABI) scrive ai candidati alla presidenza della Regione siciliana

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  • Secondo i dati elaborati dalla FABI – il sindacato dei bancari con il maggior numero di lavoratori iscritti – in Sicilia i cittadini che sono stati privati dei servizi bancari per l’assenza di banche in 132 Comuni dell’Isola sono circa 320 mila
  • L’appello della FABI ai candidati alla guida della Sicilia
  • Quattro anni di denunce sui Comuni siciliani lasciati privi di sportelli bancari  

Secondo i dati elaborati dalla FABI – il sindacato dei bancari con il maggior numero di lavoratori iscritti – in Sicilia i cittadini che sono stati privati dei servizi bancari per l’assenza di banche in 132 Comuni dell’Isola sono circa 320 mila

Sono circa 320 mila i cittadini siciliani che non usufruiscono dei servizi bancari. Sono gli abitanti dei 132 Comuni della nostra Isola che sono stati lasciati senza sportelli bancari. A denunciare, ancora una volta, la ‘desertificazione’ bancaria che va in scena in Sicilia è la FABI, la più importante organizzazione sindacale di lavoratori bancari italiana. E lo fa con la voce di Carmelo Raffa, leader storico della FABI siciliana. Raffa ha lanciato un appello ai candidati alla presidenza della Regione siciliana Gaetano Armao, Caterina Chinnici, Cateno De Luca, Nuccio Di Paola, Eliana Esposito, Fabio Maggiore e Renato Schifani.

L’appello della FABI ai candidati alla guida della Sicilia

“Lo studio sulla presenza degli sportelli bancari pubblicato dalla FABI su quasi tutti i quotidiani d’Italia – scrive Carmelo Raffa – ha messo alla luce che milioni di cittadini italiani non possono fruire dei servizi prestati dagli sportelli bancari. Per quanto riguarda la nostra Regione sono già oltre 320 mila i cittadini penalizzati dall’assenza di filiali di Istituti di Credito. Infatti 132 Comuni siciliani non godono della presenza di sportelli bancari. Se il fenomeno si espanderà ulteriormente diventerà un grave problema sociale per i territori dell’Isola. Tante persone anziane e anche meno anziane non hanno o non vogliono avere dimestichezza con i mezzi digitali, anche per evitare rischi di frodi e truffe. La FABI-SICILIA lancia un appello a tutti i candidati alla presidenza della Regione siciliana per conoscere la loro posizione sul grave problema e il loro impegno che concretizzerebbero se dovessero essere eletti alla più alta carica della nostra Regione”.

Quattro anni di denunce sui Comuni siciliani lasciati privi di sportelli bancari  

Non è la prima volta che la FABI siciliana denuncia lo smantellamento degli sportelli bancari in Sicilia da parte delle banche. Ricordiamo un nostro articolo del 2019 che riprendeva un comunicato della FABI siciliana: “La denuncia della FABI siciliana. Carmelo Raffa: “Molti sportelli bancari nei piccoli centri della Sicilia sono stati creati per contrastare il fenomeno dell’usura. Oggi, nonostante le Banche incrementino i propri utili grazie anche ai clienti dei piccoli centri della nostra Isola, giorno dopo giorno abbandonano i territori chiudendo i propri sportelli”. Il silenzio del Governo regionale e l’interrogazione di Giuseppe Lupo (PD)” (qui per esteso il nostro articolo del Settembre 2019). Altra denuncia dell’organizzazione sindacale dei bancari nel 2020: “UniCredit vuole chiudere 450 sportelli (57 in Sicilia). Sileoni (FABI) attacca Jean Pierre Mustier“. Altra denuncia nel 2021: “Carmelo Raffa: ‘Basta con la chiusura degli sportelli bancari in Sicilia’”. E un’ulteriore denuncia della FABI siciliana di meno di due mesi addietro: “La FABI torna a denunciare la chiusura degli sportelli bancari. Ma il vero problema è il sistema liberista europeo“.

 

 

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