- In poche righe il giovane economista siciliano, Luca Pinasco, dimostra, numeri alla mano, come i politici europei sono diventati gli “scemi internazionali”
di Luca Pinasco
Tutto questo avviene mentre i ‘giornaloni’ italiani sono convinti che stiamo dando una batosta a Putin
La Russia chiude definitivamente i rubinetti del gas interrompendo la fornitura al gasdotto North Stream. Ma Repubblica sempre affezionata alle favole a lieto fine continua imperterrita a titolare: “L’occidente si ricompatta sul tetto al prezzo del gas, mossa potenzialmente dirompente”; e il Corriere segue: “Il tetto del gas dà una batosta a Putin”, mentre gli altri maggiori quotidiani europei un tantino più realisti avvertono: “Rischio razionamenti, blackout e ulteriore esplosione dei prezzi”. Nel frattempo esce fuori la notizia che la Cina compra petrolio russo e lo rivende in Europa al doppio del prezzo. Quindi la Cina, che in questi mesi estivi ha acquisito l’ennesimo vantaggio competitivo rifornendo la sua industria di materie prime ad un prezzo molto più basso rispetto all’Europa, ci specula pure sopra rivendendoci il gas russo. Finalmente, seppur con qualche mese di ritardo, se ne accorge anche Ursula che avverte tutti gli amici: “Siamo finiti in una trappola”. Meglio tardi che mai, si pensi che da noi Enrico Letta è ancora convinto che le sanzioni stiano funzionando. In breve la classe dirigente europea con poche astute mosse prima ci ha svuotato le tasche e poi ci ha fatti diventare gli scemi internazionali.
Foto tratta da QualEnergia
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