Cominciano le proteste sociali: a Napoli i disoccupati che non possono pagare bruciano le bollette di luce e gas in piazza

2 settembre 2022
  • Piano piano cominciano le proteste di piazza contro le bollette alle stelle di luce e gas. Come abbiamo scritto ieri, non è detto che i partiti che sostengono il Governo Draghi più Fratelli d’Italia riescano a prendere per i fondelli gli italiani non intervenendo con atti concreti sulle bollette prima del 25 Settembre  
  • L’unica speranza che hanno le famiglie e le imprese italiane che non possono pagare le bollette è la protesta di piazza contro una politica di buffoni che non sta facendo nulla di concreto per abbattere il costo delle sulle bollette di luce e gas alle stelle  

Piano piano cominciano le proteste di piazza contro le bollette alle stelle di luce e gas. Come abbiamo scritto ieri, non è detto che i partiti che sostengono il Governo Draghi più Fratelli d’Italia riescano a prendere per i fondelli gli italiani non intervenendo con atti concreti sulle bollette prima del 25 Settembre  

Prime, vere proteste di piazza contro il caro-bollette di luce e gas. Succede a Napoli dove si sbriciola la retorica del Governo nazionale di Mario Draghi, che si vanta di aver speso 50 miliardi di euro per fronteggiare le bollette alle stelle di luce e gas senza aver creato nuovo debito. Oltre ad aver buttato i soldi, se è vero che la situazione è sempre gravissima, il Governo non ha aggiunto liquidità al sistema Italia, ma ha tolto ad alcuni settori economici per pagare le bollette che, tra volgari speculazioni dei gestori e guerra in Ucraina, sono sempre alle stelle. Così a Napoli centinaia di nuclei familiari che non riescono ad andare avanti perché senza lavoro hanno inscenato una protesta bruciando in piazza le bollette di luce e gas. E siamo solo all’inizio della protesta. Perché nelle condizioni in cui si trovano migliaia di famiglie napoletane si trovano milioni di famiglie italiane che potrebbero iniziare a protestare.

L’unica speranza che hanno le famiglie e le imprese italiane che non possono pagare le bollette è la protesta di piazza contro una politica di buffoni che non sta facendo nulla di concreto per abbattere il costo delle sulle bollette di luce e gas alle stelle  

“Bollette del gas e dell’elettricità in fiamme per protestare contro gli aumenti. È la protesta inscenata questa mattina dal Movimento di Lotta – Disoccupati ‘7 Novembre’, i cui aderenti si sono ritrovati a Piazza Matteotti nei pressi dell’edificio centrale delle Poste a Napoli”, leggiamo in un articolo di VESUVIO LIVE. Si tratta di disoccupati ai quali la politica ha promesso un posto di lavoro che non arriva. Si comincia a verificare quello che abbiamo scritto ieri nel nostro MATTINALE N. 474: i politici italiani stanno provando a carpire il voto ai cittadini prendendoli per i fondelli, ben sapendo che non hanno alcuna intenzione di risolvere il problema delle bollette. Lo hanno detto i politici stessi, a cominciare da Draghi: non c’è alcuna volontà, da parte del Governo dimissionario e dai partiti che sostengono lo stesso Governo Draghi – Movimento 5 Stelle, PD, Lega, Forza Italia, Italia Viva-Azione e anche di Fratelli d’Italia – di effettuare uno scostamento di bilancio per fronteggiare il problema bollette. Lo abbiamo scritto e lo ribadiamo: questi partiti cercheranno di prendere in giro gli elettori per carpire il loro voto il 25 Settembre e poi come finirà si racconterà. Tutto dipenderà da cosa succederà da qui al 25 Settembre. A Napoli sono cominciare le proteste popolari, vedremo se Unione Popolare di Luigi De Magistris appoggerà la protesta o se si accoderà agli altri partiti. Intanto domani sapremo se la Russia di Putin riaprirà i rubinetti del gas dopo tre giorni di stop, o se Putin manderà a quel Paese l’Unione europea. In ogni caso, sarà sempre il 20-30% di forniture di gas rispetto alle condizioni ordinarie. La notizia è sempre quella che abbiamo dato ieri: se la situazione delle bollette di aggraverà e gli italiani si sveglieranno ci sarà da divertirsi. 

Foto tratta da La Notizia Giornale 

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