di Enzo Guarnera
1) All’incontro annuale organizzato a Rimini da Comunione e Liberazione (CL) nel tempo sono stati invitati e applauditi quasi tutti.
Il criterio è uno solo: devono essere persone che hanno potere politico ed economico, o che lo avranno in un prossimo futuro.
E che potranno tornare utili.
In queste ore grande plauso per Mario Draghi e per Giorgia Meloni.
Non esiste alcuna scriminante rispetto ai valori; quelli evangelici, poi, appaiono negletti.
CL è sempre meno una realtà ecclesiale, sempre più una multinazionale degli affari.
Ma Gesù i mercanti li cacciò dal tempio.
2) Ho letto alcuni nomi di candidati alle prossime elezioni nazionali e regionali in Sicilia.
Paolo Borsellino sarebbe inorridito.
Vi sono pregiudicati e imputati per vari reati, alcuni anche gravi.
Soggetti sotto inchiesta e dalla dubbia moralità pubblica e privata.
Molti partiti prendono tutti, purché portino voti.
Manca Matteo Messina Denaro, ma solo perché dal luogo di latitanza non ha fatto in tempo a far pervenire la documentazione richiesta.
Sarà per la prossima volta!
3) I partiti politici, così come delineati dalla Costituzione, non esistono più.
Hanno subito una vistosa deformazione, e da strumenti di libertà e di partecipazione democratica sono diventati strumenti di potere oligarchico e autocratico.
Hanno abbandonato ogni riferimento etico, e sono un luogo di confronto tra fazioni per il potere e la supremazia.
Lo Stato democratico subisce un progressivo fenomeno di corrosione, e le rappresentanze parlamentari hanno una funzione meramente formale.
Chiudere la giornata con simili riflessioni non è esaltante.
Ma ho ancora la forza e il coraggio per continuare il mio impegno, e sperare in un cambiamento.
La mia parte intendo farla sino in fondo.
Tutti dobbiamo farla sino in fondo!