“Chi governa e fa parte dell’establishment aveva tutti gli elementi per capire dove saremmo andati a parare. La guerra in Ucraina non è un avverso destino, è un
“… si sapeva che non facendo gasdotti, non facendo le estrazioni, non facendo rigassificatori saremmo finiti nella bocca del leone russo. Ma coloro che sono responsabili di queste scellerate scelte sono ancora al governo, anche in quello locale… La questione fondamentale di cui tenere conto, e che non si considera, è che non c’è gas… non c’è gas e perché non c’è? Perché l’isteria ecologista e la Commissione Europea negli ultimi 10 anni hanno bloccato gli investimenti. Adesso tutti vogliono estrarre gas in Italia ma quando c’è stato il referendum tutti, a partire dalla sinistra, erano contro l’estrazione e a favore del referendum. A cominciare dall’Emilia Romagna che adesso si fa paladina dell’aumento dell’estrazione di gas… Si preferì non dare le concessioni per estrazioni di cui si avvale adesso la Croazia. Cioè voglio dire: i giacimenti italiani vengono sfruttati dalla Croazia anche con il supporto dell’Eni perché mi sembra che l’Eni abbia delle concessioni… finirà che ricompriamo il nostro gas. Prima ci rinunciamo poi lo ricompriamo. La situazione attuale avrebbe richiesto politiche totalmente diverse in passato e nel presente. Le decisioni della Commissione Europea sono state non solo inefficaci ma costose”.
“Le sanzioni europee alla Russia non sono valse a niente. Anzi direi che tutte queste sanzioni già al momento in cui erano annunciate vedevano balzi dei prezzi. Cosa significa? Che i mercati non credevano all’efficacia di queste sanzioni. I prezzi sono subito esplosi. Anche nel petrolio il problema è che non ce n’è in giro per il mondo. Non facciamoci illudere che la flessione dei prezzi sia un fatto strutturale, speriamo che lo sia, ma a mio avviso non lo è. Secondo me riprenderanno a crescere. Tutto l’ambaradan delle misure europee non hanno sortito risultati, anzi. L’obiettivo era indebolire l’economia russa? Queste sanzioni, questi embarghi, hanno aumentato i ricavi della Russia. Quindi è un fallimento totale”.
“Quando Cingolani (Roberto Cingolani, Ministro della Transizione ecologica ndr) sostiene che noi siamo messi meglio degli altri e che non c’è timore per quest’inverno io mi chiedo: sulla base di cosa lo dice? Noi siamo messi peggio degli altri perché i prezzi del gas da noi sono ampiamente superiori a quelli della Francia, del Belgio e di tanti altri Paesi. Mentre Cingolani dice che tutto va bene il regolatore Arera mette fuori un documento dove dice che quest’inverno c’è il rischio che non ci sia proprio il gas e soprattutto dice che da ottobre raddoppieranno le bollette. Non può il governo e l’autorità pubblica con la mano destra rassicurare l’opinione pubblica e con la mano sinistra dire esattamente il contrario… L’altro aspetto in cui potremmo trovarci quest’inverno, speriamo non accada e non possiamo escluderlo, sono i piani di razionamento per cui la gente pagherà il gas carissimo e non ne avrà. L’altro giorno è arrivato a 75 dollari per milioni di btu. Pensi che nel 2020 era a 2 dollari, 2 dollari…. e non si è fatto niente per fermare questa escalation”.
Intervista ad Alberto Clò – accademico ed ex ministro dell’Industria, direttore di RivistaEnergia.itdi – pubblicata da Affaritaliani.it
Foto di Mario Draghi tratta da Tgcom24