di Luca Pinasco
In questi giorni si parla tanto della Premier finlandese Sanna Marin ripresa ad una festa mentre si scatena ubriaca. Mi chiedo cosa ci sia di tanto scandaloso. Questo ennesimo episodio è perfettamente coerente con il mondo in cui viviamo, così come lo è Biden che saluta i fantasmi o Di Maio che confonde un Paese con un altro. È il naturale risultato del continuo impoverimento che da trent’anni ad oggi colpisce il potere politico. Ciò che deve essere chiaro è che ogni vuoto di potere viene subito riempito da un altro potere. Se si comprendono le profonde implicazioni di questo, allora si capirà che non esiste modo più semplice di rompere gli equilibri nati dopo mezzo secolo di guerra fredda, che spingere al potere una ragazzina festosa con una conoscenza della storia pressoché nulla e un’esperienza ancora minore e convincerla che è cosa buona e giusta portare la Finlandia nella NATO. Anzi, non servirà convincerla, non servirà spendere risorse per darle qualcosa in cambio o avviare una trattativa politica o diplomatica, lo farà lei stessa di sua spontanea volontà perché lo ha letto su Wikipedia. Poco importa che qualsiasi esperto al mondo dica che è un’idea folle.
Così come sarà facile spingere a fare la guerra un anziano Presidente che durante una conferenza legge un foglio con scritto “saluta dicendo buongiorno, alzati, siediti, sorridi, annuisci”. Altrettanto coerente è che i ministri degli Esteri di Italia e Inghilterra, responsabili delle relazioni internazionali dei propri Paesi durante una guerra, confondano un Paese con un altro proprio come un bambino di quinta elementare durante l’interrogazione. Non c’è nulla di cui stupirsi, è proprio così che da manuale deve funzionare il mondo liberista, non potrebbe funzionare in nessun altro modo: la politica lascia la stanza dei bottoni ai padroni dell’industria multinazionale e della finanza. I politici non devono capirne un tubo, altrimenti vengono silurati in men che non si dica. La cosa buffa è che dopo trent’anni ci stupiamo ancora per questi episodi continuando imperterriti come muli a cercare il nemico nella politica invece che nell’assenza della politica.
Foto tratta da Luce