- La guerra tra americani e russi in Ucraina sale di livello e sconfina nel terrorismo con un attentato a Mosca dove ha perso la vita Darya Dugina Platonova, figlia del filosofo Aleksandr Dugin
- Lo scenario di guerra adesso si complica tra possibili reazioni e un probabile inasprimento delle tensioni economiche tra Russia e Occidente
- Il commento del filosofo Diego Fusaro
La guerra tra americani e russi in Ucraina sale di livello e sconfina nel terrorismo con un attentato a Mosca dove ha perso la vita Darya Dugina Platonova, figlia del filosofo Aleksandr Dugin
Sale di livello la guerra tra americani e russi in Ucraina. Alle armi si aggiungono adesso anche gli atti terroristici, come quello che ieri è costato la vita a Darya Dugina Platonova, figlia del filosofo Aleksandr Dugin, considerato vicino al leader russo, Vladimir Putin. A quanto si apprende dalle notizie che arrivano in queste ore, la bomba che ha fatto saltare in aria l’auto della figlia del noto pensatore era destinata proprio ad Aleksandr Dugin. Padre e figlia stavano tornando da un festival organizzato al museo Pushkin a Bolshiye Vyazyomy, nell’oblast di Mosca. Il filosofo avrebbe dovuto prendere posto nell’auto con la figlia. All’ultimo momento ha deciso di andare con un amico. L’auto della figlia di Dugin è saltata in aria alla periferia di Mosca e per la donna non c’è stato nulla da fare. Subito dopo l’incidente si pensava all’esplosione di una bombola di gas. Ma dopo le prima analisi sui resti dell’auto è stato chiarito che si è trattato di una bomba rudimentale per uccidere il filosofo e sua figlia.
Lo scenario di guerra adesso si complica tra possibili reazioni e un probabile inasprimento delle tensioni economiche tra Russia e Occidente
Il giornale scenarieconomici.it riporta alcuni video con le immagini dell’auto dove viaggiava Darya Dugina Platonova in fiamme. Testimoni confermano che l’obiettivo principale dell’attentato era Dugin. Il filosofo, leggiamo su scenarieconomici,it “ha scritto una trentina di libri ed ha anche appoggiato fortemente le politiche espansive del presidente Putin in Crimea a Donbass nel 2014, pur essendosi sempre opposto alle sue politiche economiche. Per questo era sicuramente nel mirino dell’Ucraina come uno dei maggiori nemici. Proprio ieri il capo dell’amministrazione dell’Ucraina, Andrey Yermak, aveva affermato che il loro compito era che non solo la generazione attuale dei russi pagasse per l’invasione dell’Ucraina, ma anche i loro figli e nipoti”. Non è facile, a questo punto, capire quello che succederà in futuro. Un fatto è certo: la Russia reagirà e non è da escludere un aumento delle tensioni e anche possibili ritorsioni. Se la guerra in Ucraina – con gli attentati terroristici – è stata portata a Mosca, non è da escludere una risposta da parte del Governo russo. La situazione si complica, non tanto e non soltanto per i Paesi direttamente coinvolti nella guerra, ma anche per tutti gli altri Paesi che sostengono l’Ucraina. Si complica non tanto e non soltanto per le possibili reazioni militari e terroristiche, ma anche per le reazioni di ordine economico che la Russia potrebbe adottare verso i Paesi ostili. E non c’è bisogno di ribadire chi sono i Paesi ostili alla Russia. Si profilano tempi bui, molto bui.
Il commento del filosofo Diego Fusaro
Commenta il filosofo marxista Diego Fusaro: “È morta, in un probabile attentato, Daria, la figlia del filosofo russo Aleksandr Dugin. Verosimilmente, l’obiettivo dell’attentato era il filosofo stesso. Non si sa, almeno per ora, chi siano i responsabili di questa tragedia. Sappiamo però con certezza che Dugin è un filosofo scomodo, decisamente disallineato rispetto al nuovo ordine mentale di completamento del nuovo ordine mondiale turbocapitalistico e atlantista. Alcuni, esagerando, lo ritengono l’ideologo di Putin. Due sono i cardini della sua visione: in primis, l’euroasiatismo, vale a dire la dottrina secondo cui Europa e Asia costituiscono un unico continente e debbono stringere relazioni solidali di unità e cooperazione, in nome di un mondo multipolare sottratto alla presa del mortifero imperialismo statunitense, nemico principale sullo scacchiere internazionale. In secondo luogo, Dugin ha elaborato una originale visione filosofico-politica detta la ‘quarta teoria politica’: essa consiste sostanzialmente in un superamento dialettico del comunismo, del fascismo e del liberalismo; la quarta teoria politica di Dugin si pone come superamento dialettico di suddette tre dottrine politiche, nel senso che le toglie e le conserva, o più precisamente ne rimuove gli aspetti contraddittori, superati e falsi e ne conserva quelli veri, validi e attuabili. Le nostre più vive condoglianze al filosofo per questa vicenda davvero tragica. Mai come in questi casi, la filosofia può svolgere una funzione di consolazione riflessiva”.
Foto tratta da Il Messaggero
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