Mattinale

Una strategia russo-americana per logorare la Germania e porre fine e Unione europea ed euro ‘germano-centrici’?/ MATTINALE 735

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  • Guerra in Ucraina e dabbenaggine dell’Unione europea
  • Sul gas la Russia muove e vince
  • Il dubbio è che americani e russi, che oggi sono in disaccordo su tutto, su una cosa potrebbero essere invece d’accordo: sul ridimensionamento radicale della Germania e sulla fine di Unione europea ed euro germano-centrici 

Guerra in Ucraina e dabbenaggine dell’Unione europea

di Economicus

Ricordate quando dopo un paio di settimane dell’inizio della guerra tra Russia e Ucraina i media occidentali dicevano che Putin si era infilato in un vicolo cieco? Che la sconfitta dei russi, a breve termine, era un fatto quasi matematico? Che gli avversari interni del presidente Putin stavano organizzando un colpo di Stato per defenestrarlo? Poi è arrivata la storia della malattia di Putin: sta male, malissimo, a breve verrà sostituito. Ebbene, a queste tesi deliranti dei mezzi d’informazione occidentali la Russia di Putin non ha mai replicato. Del resto, chi scende al livello degli stupidi si mette, appunto, al loro livello. In questi giorni il il vicepresidente del consiglio di sicurezza nazionale russo, Dmitri Medvedev, su Telegram, ha pronunciato parole sacrosante: “Alle urne vorremmo vedere i cittadini europei non solo esprimere il malcontento per le azioni dei loro governi, ma anche dire qualcosa di più coerente. Ad esempio, che li chiamino a rendere conto, punendoli per la loro evidente stupidità”, precisando che “i voti degli elettori sono una potente leva di influenza”. Ora, che i governanti europei, con le sanzioni appioppate alla Russia abbiano ‘incaprettato’ l’Unione europea, ebbene, è sotto gli occhi di tutti. Ma mentre gli occidentali possono dire peste e corna di Putin, i russi, nella testa di qualche politico italiano fallito, dovrebbero stare zitti, perché se parlano “interferiscono” con l’andamento della campagna elettorale del nostro Paese. E perché mai la Russia non dovrebbe interferire nella campagna elettorale italiana, dal momento che l’Italia ha dimostrato di essere, nei fatti, un Paese ostile, se non nemico della Russia? Perché non dovrebbero provare a penalizzare i partiti politici anti-russi? Ma certi politici italiani – che, peraltro, hanno portato l’economia italiana a sbattere – pensano di essere più intelligenti? Purtroppo – per l’Italia e per l’Unione europea – i più intelligenti, in questo sofferto passaggio storico della guerra in Ucraina, sono i russi. E lo dimostrano giorno dopo giorno.

Sul gas la Russia muove e vince

In queste ore il Governo russo è tornato a mettere pressione all’Europa sul gas. Gazprom – la multinazionale russa controllata dal Governo della Federazione Russa che opera nel settore energetico-minerario e, in particolare, nell’estrazione e nella vendita di gas naturale – ha comunicato all’Unione europea che per tre giorni, dal 31 Agosto al 2 Settembre, effettuerà una nuova interruzione delle forniture di gas da Nord Stream, il gasdotto che, attraverso il Mar Baltico, trasporta il gas proveniente dalla Russia in Europa occidentale, passando per la Germania. La motivazione ufficiale – così ha fatto sapere il Governo russo – sarebbe legata a questioni tecniche, ovvero alla manutenzione. Magari sarà anche vero, però non ci sono dubbi sul fatto che questi continui stop stanno creando difficoltà enormi ai Paesi dell’Unione europea. Del resto, la Ue continua ad approvare sanzioni contro la Russia e ne paga le conseguenze. A tutti i livelli. A cominciare dagli effetti sui prezzi dello stesso gas. Che stanno schizzando ancora una volta all’insù, creando enormi problemi alle famiglie e alle imprese dei Paesi dell’Unione europea. Ad Amsterdam, mercato di riferimento del gas, il prezzo ha raggiunto 262,78 euro al megawattora (+9,04%) per poi chiudere a 244,55 (dopo i probabili interventi dei governanti europei). Ma potrebbe trattarsi di una pausa di fine settimana, perché Lunedì Iddio solo sa cosa potrebbe succedere…

Il dubbio è che americani e russi, che oggi sono in disaccordo su tutto, su una cosa potrebbero essere invece d’accordo: sul ridimensionamento radicale della Germania e sulla fine di Unione europea ed euro germano-centrici 

Ricordate cosa successe nella terza decade di Febbraio, quando si cominciò a capire che i russi, in Ucraina, non scherzavano e che la guerra si stava già allora mettendo male per gli ucraini? Per ritorsione verso le prime vittorie della Russia di Putin in Ucraina la Germania ha deciso di bloccare il completamento del gasdotto Nord Stream 2 costato ai russi, fino a quel momento, 10 miliardi di euro. Si tratta di un gasdotto che dovrebbe trasportare il gas proveniente dalla Russia in Europa occidentale, attraverso il Mar Baltico. Ebbene, oggi, scrive scenari economici.it, “il vicepresidente della FDP, forza liberale di governo, Wolfgang Kiubicki, ha chiesto ufficialmente che venga aperto Nord Stream 2, una specie di resa senza condizioni della Germania alla Russia. Il tema è: se questo serve per tenere i tedeschi al caldo e far andare avanti l’industria facciamolo, mandando a quel paese sia quello che ha detto Scholz, sia la Commissione, sia Biden, sia la NATO. Una posizione impensabile fino a un paio di mesi fa, ma che viene avanti ogni giorno di più in Germania. Intanto Berlino ha praticamente cessato ogni aiuto militare a Kiev, alla faccia delle dichiarazioni di Scholz. Il Cancelliere è ormai nel bunker, con l’armata rossa alle porte: quanti giorni durerà prima di arrendersi senza condizioni come l’ammiraglio Donitz?”. Il giornale illustra una serie di ‘numeri che danno la misura della crisi economica spaventosa che sta colpendo la Germania (che potete leggere qui). Il dubbio, osservando quello che sta succedendo, è che russi e americani, oggi in disaccordo su tutto, in una cosa concordino: ridimensionare drasticamente la Germania e costringerla a mettere fine all’Unione europea con tutta la moneta unica. I russi e i cinesi, prima della guerra in Ucraina, pensavano l’esatto contrario, ovvero di utilizzare la Ue come ‘cuscinetto’ nello scontro epocale contro l’area del dollaro. Ma dopo la reazione americana – con il cuneo’ della guerra in Ucraina piazzato tra Europa e Russia per logorare Europa e Russia – c’è il dubbio che anche cinesi e russi si siano convinti che, forse, togliere di mezzo l’Unione europea germano-centrica giova a tutti. Del resto, il ‘gioco’ in atto lo lascia pensare: gli americani che pressano l’Europa per fargli approvare sanzioni contro la Russia; la Russia che reagisce tagliando il gas all’Europa… Il gioco allo sfascio non può durare a lungo. Sarà la stessa Germania a chiudere la partita Unione europea-euro. Non a caso, in molti Paesi europei già si pensa ad dopo euro: c’è chi ipotizza di tornare alla propria moneta e chi, magari entrando nella NATO, punta a entrare direttamente nell’area del dollaro. Del resto, lo scontro epocale tra area del dollaro e suoi alleati e Cina e suoi alleati (a cominciare da Russia, India, Brasile e Sudafrica) è solo all’inizio.

Foto tratta dall’ANSA

 

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