Anche Capo Gallo è andato. O meglio, anche la Riserva naturale di Capo Gallo è stata ‘inghiottita’ dal fuoco. Mentre scriviamo gli incendi funestano la provincia di Trapani e altri luoghi della Sicilia. Non è esagerato affermare che nella settimana di Ferragosto mezza Isola è stata massacrata dalle fiamme. Il fuoco ha colpito anche Pantelleria e Lipari. Il culmine è andato in scena qualche giorno fa, quando una sciroccata ha fatto schizzare a 45 gradi e oltre le temperature. In verità, gli incendi sono cominciati nel Maggio scorso, con una giornata di vento di scirocco. Giugno e Luglio, per i ritmi incendiari della Sicilia, sono stati mesi sopportabili: per carità, sempre primi in classifica tra le Regioni italiane più incendiate d’Italia, ma senza il fuoco eclatante dell’Estate dello scorso anno, quando nella nostra Isola sono andati in fumo quasi 80 mila ettari di boschi. Poi sono arrivati due giorni di scirocco, poco dopo Ferragosto, peraltro attesi, “telefonati”, per dirla con un
Alla luce di quanto sta avvenendo – e di quanto continua ad avvenire, se è vero che gli incendi, in queste ore, in Sicilia, sembra che non diano tregua – non sarebbe il caso, egregio presidente della Regione Musumeci ed egregi assessori Scilla e Cordaro di convocare una bella conferenza stampa per spiegare perché è fallito il Piano antincendi che avete presentato in pompa magna la scorsa Primavera? Noi non l’abbiamo dimenticato: convenzione con i Vigili del fuoco, convenzione con la Protezione civile, convenzione non ricordiamo più con quante altre associazioni, poi elicotteri, aerei anfibi, persino droni. Risultato: incendi a tempesta. Senza alcuna prevenzione. E con interventi tardivi. Ne raccontiamo uno, di incendio, visto che l’abbiamo osservato con i nostri occhi. Da posto in cui abitiamo si vede molto bene Poggio Ridente. Dando le spalle al mare, si trova a sinistra del borgo di Boccadifalco. L’incendio è cominciato nel pomeriggio, quando il sole stava per tramontare. Se fosse stata presente una squadra di operai forestali lo avrebbero spento in pochissimo tempo. Noi abbiamo visto il fuoco in un punto, ma non abbiamo notato alcun intervento. Era un fuoco circoscritto. Due ore dopo il fuoco aveva guadagnato un po’ di spazio. Poi siamo andati a cena e siamo tornati a guardare dopo due ore. Il fuoco avanzava lentamente. Quella è stata una notte di grande caldo e ci siamo svegliati più volte, un po’ per rifrescarci, un po’ per vedere come procedeva l’incendioa Poggio Ridente. Alle tre di notte il fuoco disegnava un grande semicerchio. Solo allora abbiamo cominciato a distinguere i lampeggianti azzurri. Morale: la mattina c’era ancora fuoco e fumo. Lo ribadiamo: se ci fosse stata una squadra di operai forestali pronti a intervenire subito il fuoco sarebbe stato bloccato prima del tramonto. Invece è successo un ‘casino’!
Lungi da noi pensare che, in Sicilia, tutti gli incendi si affrontano così. Inutile ricordare a Musumeci e ai suoi due assessori che gli incendi boschivi si prevengono con gli operai forestali impegnati nelle aree verdi della Sicilia in servizio H 24 per tutto l’anno: tanto loro non ci credono. Però – lo ribadiamo – il presidente Musumeci e gli assessori Scilla e Cordaro debbono ai cittadini siciliani spiegazioni. Soprattutto perché siamo in campagna elettorale. Lo sappiamo: il presidente Musumeci si è dimesso con tre mesi di anticipo, il Parlamento siciliano è stato sciolto: ma il Governo regionale resta in carica fino all’insediamento del nuovo esecutivo. Lo ribadiamo: il presidente Musumeci e gli assessori Scilla e Cordaro debbono spiegare ai siciliani perché il Piano antincendio del Governo regionale è fallito. Non ci vengano a dire che la responsabilità è dei piromani delinquenti: questo lo sappiamo già. E come scriviamo spesso, il problema dei piromani delinquenti è mondiale e non solo siciliano. Tutti sappiamo che ci sono i delinquenti che appiccano il fuoco nelle aree verdi: bisognava predisporre un Piano, se non per bloccarli, quanto meno per ridurre i danni. Ma il Piano del Governo regionale è fallito. Il presidente Musumeci e gli assessori Scilla e Cordato non possono pensare che, come lo scorso anno, finirà tutto a tarallucci e vino.
Scrive su Facebook Giuseppe Fiore, segretario regionale Sifus Confali Forestali: “Gli incendi che anche quest’anno stanno annientando interi ecosistemi naturali
Segnaliamo anche in intervento, sulla propria pagina Facebook, di Antonella Panzeca, candidata al Senato nel collegio Palermo 1, nella lista ‘De Luca Sindaco d’Italia Sud chiama Nord’ e, soprattutto, candidata alle elezioni regionali sempre con Cateno De Luca (che è candidato alla presidenza della Regione siciliana) nel collegio di Palermo nella lista ‘Cateno De Luca Sindaco di Sicilia’. “Da candidata alle elezioni politiche nazionali e alle elezioni regionali siciliane – scrive Antonella Panzeca – non devo limitarmi a sottolineare le insufficienze – che ci sono state – da parte della Regione (e del Comune di Palermo per la parte che riguarda la discarica di Bellolampo), ma devo anche mettere a disposizione dei cittadini elettori alcune possibili soluzioni. Ricordo che negli anni passati, per effettuare un’attenta analisi del problema incendi boschivi, era stato costituito un Ufficio speciale (Ufficio speciale servizi antincendi boschivi) che analizzava costantemente e attuava una serie di iniziative e strumenti per contrastare il fenomeno. Ottimi e significativi risultati sono stati raggiunti durante il periodo operativo di questo Ufficio speciale: mi
Foto incendio a Capo Gallo tratta da MeteoWeb