Sul Titanic

Caldo da 45 gradi e forse più in Sicilia ma tutto finirà stanotte. Da domani venti nord occidentali e fresco

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  • Parola di Mario Pagliaro, chimico del Cnr e appassionato di climatologia

Perché il caldo asfissiante di queste ore e perché, nelle prossime ore, cambierà tutto. La proposta di Ciro Lomonte, segretario politico di Siciliani Liberi, per rimboschire la nostra Isola

Palermo, 45 gradi centigradi. E ci sono aree della Sicilia dove le temperature sono ancora più alte. Che sta succedendo? Lo abbiamo chiesto a Mario Pagliaro, chimico del Cnr e appassionato di climatologia. Da lui arriva una notizia bellissima per quanti, come noi, non ne possono più dal caldo. La notizia è che avremo ancora sette-otto ore di alte temperature.

Cominciamo dal caldo esasperante? Perché questa alte temperature? 

“L’arrivo sul Nord Italia della prima grande perturbazione atlantica di fine Estate, ampiamente previsto, determina al Nord piogge a carattere di nubifragio, grandinate e il pericoloso fenomeno delle correnti discensionali noto come ‘downburst’ che stanno purtroppo causando gravi danni alle persone e alle cose. In Sicilia, questo determina il richiamo di aria caldissima direttamente dal Sahara che arriva sotto forma di forti venti di scirocco. Cadendo dai rilievi che dominano la costa settentrionale della Sicilia, l’aria si riscalda ulteriormente. Ecco che dalle porte di Messina a Castellammare del Golfo le temperature aumentano di altri 4-5 gradi per la compressione dell’aria calda”.

E’ vero che tutto finirà tra poche ore?

“Sì. E in via definitiva per l’Estate. Fra stanotte e domani i venti gireranno a nord occidentali. Arriva anche in Sicilia la bassa pressione che dominerà tutta Italia per molti giorni. Poi, una gradevole successione di giorni soleggiati e freschi”.

La Francia e il Nord Italia stanno passando dalla siccità alle alluvioni. Ci sono anche morti e feriti. Lei ci pensa ogni tanto alla fine del mondo?

“Vi aggiunga i venti di guerra che soffiano dalla Russia al Pacifico, o le bollette delle aziende inclusi i Bar aumentate del 500%, e si ottiene un quadro ancora meno roseo. Un motivo in più per praticare concretamente la speranza. Un mio caro amico, a Partanna Mondello, ha installato pochi mesi fa sul tetto un piccolo impianto fotovoltaico abbinato a un sistema di accumulo basato sulle batterie al litio. Pochi giorni fa ha ricevuto una bolletta bimestrale di 27 euro. I suoi vicini e parenti, senza impianto, di quasi 300 euro. È una situazione generale complessa che richiede veramente il contributo di tutti gli uomini liberi e forti. Posso farle un altro esempio?

Prego.

“Ho letto poco fa quanto scritto da Ciro Lomonte, segretario di Siciliani Liberi. Palermo brucia e lui propone, in linea con quanto scrive lei da molti mesi, una concreta è fattibile soluzione al problema degli incendi in Sicilia. Immediata assunzione di tutto il personale precario della Forestale e rifondazione immediata dell’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana incaricata, come quella gloriosa inopinatamente chiusa dai fallimentari politici della Seconda Repubblica, di rimboschire la Sicilia”.

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