Sul Titanic

In Sicilia ad Ottobre scoppierà un ‘bordello’ economico sociale a causa dei costi energetici impazziti. La denuncia di Paolo Amenta

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  • Paolo Amenta è il Vice presidente dell’Anci Sicilia e Sindaco di Canicattini Bagni: “Questi temi devono diventare centrali nella competizione elettorale nazionale e regionale per un Pacchetto Territorio urgente”
  • Paolo Amenta dice cose così vere e sensate che non sembra nemmeno un esponente del PD, partito rovinoso soprattutto per Sud e Sicilia 
  • Hanno fissato le elezioni politiche nazionali il 25 Settembre (e nello stesso giorno le elezioni regionali siciliane) perché sanno che a ottobre con il ‘bordello’ economico e sociale che scoppierà le urne sarebbero andate deserte  
  • Per Amenta in Autunno, “senza contromisure per fermarne l’avanzata, la crisi esploderà in tutta la sua drammaticità con risultati devastanti nel tessuto sociale ed economico delle nostre comunità”

Paolo Amenta è il Vice presidente dell’Anci Sicilia e Sindaco di Canicattini Bagni: “Questi temi devono diventare centrali nella competizione elettorale nazionale e regionale per un Pacchetto Territorio urgente”

Ogni tanto c’è qualche politico siciliano che ricorda che, a Ottobre, la maggioranza dei Comuni siciliani se non fallirà non potrà comunque garantire ai cittadini nemmeno i servizi essenziali. La crisi economica che si approssima in Autunno, oltre ai Comuni, colpirà imprese, famiglie, pensionati al minimo, percettori di Reddito di cittadinanza, precari e disoccupati. Lo scrive in una nota Paolo Amenta, Vice Presidente di Anci Sicilia e Sindaco di Canicattini Bagni, cittadina del Siracusano. “Nel silenzio di una calda e movimentata Estate, con le forze politiche distratte dagli impegni per la formazione di coalizioni e liste per il doppio appuntamento elettorale del 25 Settembre, nessuno sta facendo caso al dramma dell’aumento vertiginoso dei costi energetici che in Autunno metteranno definitivamente in ginocchio i territori, già piegati su se stessi, ovvero Comuni, attività produttive, famiglie, pensionati al minimo, percettori di Reddito di cittadinanza, precari e disoccupati”. Amenta – che non è certamente nuovo a queste denunce – invita la politica “a raccogliere il grido d’aiuto dei territori siciliani per una crisi partita da lontano che sta facendo implodere il sistema economico regionale, quello di tutti i giorni, che tocca da vicino il tessuto sociale e produttivo territoriale, ad iniziare dai Comuni che in pochi mesi hanno visto triplicare i costi energetici per illuminare i centri abitati, garantire l’acqua potabile nelle case e far funzionare i depuratori, in aggiunta alle difficoltà di conferimento dei rifiuti, e portato al collasso con le attuali bollettazioni le imprese e le attività commerciali, e con esse le famiglie a reddito medio basso, e le fasce più fragili, pensionati al minimo, percettori di Reddito di cittadinanza, precari, e disoccupati”.

Paolo Amenta dice cose così vere e sensate che non sembra nemmeno un esponente del PD, partito rovinoso soprattutto per Sud e Sicilia 

Amenta, per la puntualità delle sue denunce e per l’attenzione che pone nella difesa dei Comuni e, in generale, nella difesa della Sicilia non sembra nemmeno un esponente del PD, partito inutile e dannoso che, nei nove anni che ha governato la nostra Isola, ne ha massacrato l’autonomia finanziaria, soprattutto durante gli anni dei Governi nazionali di Matteo Renzi. “Da mesi i territori, e per essi i Comuni che sono e restano l’unico front-office con famiglie e imprese – sottolinea il Vice Presidente di Anci Sicilia – gridano inascoltati in merito al quadro devastante che l’aumento dei costi energetici sta causando nell’economia primaria di alcuni settori fondamentali del tessuto sociale. I Comuni, già soffocati dalle difficoltà di conferimento dei rifiuti urbani, si sono visti all’improvviso triplicare i costi dell’energia e non hanno più a disposizione risorse per garantire i servizi essenziali, dall’illuminazione dei centri abitati all’erogazione dell’acqua potabile nelle case, al funzionamento dei depuratori, oltre a non riuscire più ad approvare i bilanci non avendo certezze sulle entrate, essendo quasi del tutto scomparse quelle statali e regionali, e ridotte al di sotto del 50% quelle tributarie per le ben note difficolta dei contribuenti di potervi far fronte. Le famiglie e le attività produttive si stanno vedendo notificate bollette energetiche spropositate che stanno portando alla moria di imprese e attività commerciali, mentre crescono le famiglie e le fasce più fragili, pensionati al minimo, percettori di Reddito di cittadinanza, precari e disoccupati, che chiedono aiuto ai Comuni già di per sé collassati”.

Hanno fissato le elezioni politiche nazionali il 25 Settembre (e nello stesso giorno le elezioni regionali siciliane) perché sanno che a ottobre con il ‘bordello’ economico e sociale che scoppierà le urne sarebbero andate deserte  

Questo è il quattro reale della Sicilia. Poi ci sono i partiti in campagna elettorale con i loro esponenti che, nella stragrande maggioranza dei casi, illustrano grandi promesse che, nei fatti, sono solo sonore minchiate. Come il o9nte sullo Stretto di Messina o la buttanata della Flat tax tanto cara al centrodestra. E i siciliani? fanno finta di non sapere che a Ottobre arriveranno bollette di luce e gas raddoppiate rispetto a quelle arrivate in queste settimane, che sono già salatissime. A Palermo, ad esempio, proprio per rafforzare quanto dice Amenta, interi quartieri sono quasi al buio e se non ci fossero le luci dei negozi il buio sarebbe totale. E al buio si arriverà, tra bollette che metteranno in ginocchio le attività commerciali e la guerra in Ucraina che sta provocando effetti sconvolgenti in Europa. Ma di questo, in Sici8lia, tranne poche eccezioni (per esempio Amenta), non gliene frega niente a nessuno. Hanno fissato le elezioni politiche nazionali e le elezioni regionali siciliana il 25 Settembre perché sanno che a Ottobre scoppierà il ‘bordello’ e tantissimi siciliani non sarebbero andati a votare. Invece gli carpiranno i voti e poi i partiti politici nazionali che hanno già derubato e distrutto Sicilia e Sud – con riferimento a Movimento 5 Stelle, PD, Lega, Forza Italia, Italia Viva e anche Fratelli d’Italia – torneranno a farsi i cazzi loro! Dispiace essere ‘crudi’ ,a così vanno e andranno le cose in Sicilia.

Per Amenta in Autunno, “senza contromisure per fermarne l’avanzata, la crisi esploderà in tutta la sua drammaticità con risultati devastanti nel tessuto sociale ed economico delle nostre comunità”

“In Autunno, già da Ottobre prosegue Amenta – questo quadro desolante, senza contromisure per fermarne l’avanzata, esploderà in tutta la sua drammaticità con risultati devastanti nel tessuto sociale ed economico delle nostre comunità. Serve urgentemente – aggiunge il Vice Presidente Paolo Amenta – un ‘Pacchetto Territorio’ che blocchi questa moria e sostenga i soggetti interessati. Per cui questi temi devono prioritariamente diventare centrali nei programmi di tutte le forze politiche nelle prossime e imminenti competizioni elettorali nazionali e regionali del 25 Settembre. Dimenticarli o sottovalutarli significherà la cancellazione del futuro per i territori e la loro stessa tenuta sociale. D’altra parte, la nomina di 278 Commissari nei Comuni siciliani per l’approvazione dei Consuntivi 2021 sono il termometro di una incertezza ormai consolidata di risorse finanziarie che non ci sono più per garantire i servizi essenziali ai cittadini e alle imprese – a fronte di necessità, proprio a causa dell’aumento dei costi energetici e il crescente impoverimento delle famiglie – che, al contrario, i Comuni e i territori sono chiamati ad assolvere. Dopo un’Estate calda dal punto di vista climatico, purtroppo – conclude Amenta – quello che arriverà per i siciliani sarà certamente un Autunno caldo dal punto di vista sociale ed economico”.

Foto tratta da Report Sicilia.com

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