Il centrosinistra siciliano è debole, il centrodestra non riesce a trovare il candidato che metta d’accordo tutte le ‘anime inquiete’ di questo rissoso schieramento politico. A questo punto non rimane che tentare un’intesa ‘pindarica’, ovvero un accordo tra gentildonne nella corsa alla presidenza della Regione siciliana: un accordo politico-algebrico tra la candidata di centrosinistra, Caterina Chinnici, e la candidata di mezzo centrodestra, Stefania Prestigiacomo. In questo modo centrodestra e centrosinistra siciliano si eliderebbero, sotto il profilo politico, dando origine a un soggetto politico modello molecola del benzene: un poco di qua e un poco di là… Il candidato presidente potrebbe chiamarsi Catefania Chinnigiacomo per sei mesi e Stefarina Prestinnici. L’accordo – sintesi politica suprema tra le due donne eccelse della politica siciliana – dovrebbe essere infatti alla pari: per sei mesi sarebbe presidente della Regione Caterina Chinnici, per gli altri sei mesi dell’anno Stefania Prestigiacomo. Così per cinque anni. Mentre la presidenza dell’Assemblea regionale siciliana andrebbe a Gianfranco ‘Gianfri’ Miccichè per antonomasia. I voti a disposizione di questa soluzione di alta politica non dovrebbero mancare: PD, Movimento 5 Stelle e Centro Passi di Claudio Fava per il centrosinistra non avrebbero dubbi a far votare per Caterina e Stefania; mentre dalle parti del centrodestra ci sarebbero i voti di mezza Forza Italia, dei vaganti senza meta della Lega di Matteo Salvini in salsa sicula e i funambolici Autonomisti di Raffaele Lombardo. Questi partiti, tutti insieme, magari raccattando qua e là quattro o cinque ‘impresentabili’ (ca circannuli s’attrovanu sempri), dovrebbero attestarsi intorno al 45% dei voti. Cateno De Luca, che ‘viaggia sul 40-42%, dovrebbe essere battuto. Nello Musumeci, ‘Gnazio la Russa e Giorgia Meloni finirebbero nel sacco. Avanti, un po’ di coraggio Caterina, Stefania e Gianfranco, fatela completa…