Miei cari,
dopo avere scritto prima a Meloni e poi a Letta, mi rivolgo ad entrambi in rigoroso ordine alfabetico.
Questo per evitare che un ordine diverso potesse incentivare la reciproca rivalità.
Non ho molto da dirvi.
Pare che corriate verso un “centro” politico al quale aspirano in tanti, ma dai contenuti vaghi e indefiniti.
Vi siete ampiamente vituperati, e adesso in questa corsa rischiate di entrare in rotta di collisione, e di alimentare ulteriormente la vostra contesa.
Ma con questa lettera non voglio parlarvi di politica.
Adesso mi interessate come “casi umani”.
Tutti comprendono che avete un problema comune, che si manifesta in modo preoccupante ed ha un nome preciso: “Disturbo narcisistico della personalità”.
Un narcisismo di tipo primario, che gli studiosi della materia collocano in uno stadio intermedio tra autoerotismo e alloerotismo, in cui il bambino investe tutta la sua libido prima su se stesso e poi verso l’esterno.
Tale tipo di narcisismo, secondo Freud, si pone in uno stadio antecedente alla costruzione dell’IO.
Non voglio farla complicata, e mi fermo qui.
Questa lettera, come capirete, vuol essere un incentivo a riflettere su voi stessi e individuare come uscire dal problema che vi attanaglia.
Freud purtroppo è morto.
Ma vi sono tanti suoi epigoni abbastanza bravi.
Basta cercarli!
Senza rancore e con vicinanza umana.
Enzo Guarnera (un cittadino).