di Enzo Guarnera
Osservo con riluttanza lo squallido spettacolo della campagna elettorale.
Personaggi piccoli piccoli sotto diversi profili, primo tra tutti quello etico.
Non percepisco valori e princìpi, solo becero opportunismo.
E mi interrogo se tra costoro, anche quando sorridono nelle foto di gruppo e si stringono la mano, vi sia vera amicizia.
Cos’è l’amicizia?
Amicizia vuol dire avvicinarsi, mettersi nei panni dell’altro, compartecipare in modo profondo e reale alla sua vita, condividerne dolori, gioie e speranze.
È la sorpresa dell’altro.
È aiutarsi a scoprire assieme la realtà.
Il problema dell’amicizia è centrale per chi vuole dare un messaggio che sia fermento di cambiamento e di liberazione.
Spesso i ricchi non trovano l’amicizia, anche se ne avvertono il bisogno.
Sono prigionieri nel recinto del loro privilegio, dal quale non riescono ad uscire al fine di creare “ponti” per l’incontro con gli altri.
Perché la condizione per creare un’autentica amicizia è quella di essere profondamente veri, di non travestirsi.
Si è amici quando si ha un ideale comune, e in nome di esso si esce da sé e si comincia a dare.
L’amicizia è servizio verso i propri simili.
Nel mondo politico non credo vi siano amici così.
Solo strumentali alleanze, farisaici sorrisi e feroci competizioni.
Da tutto questo è illusorio aspettarsi il cambiamento.
Tutto sarà come prima, forse peggio.
Il futuro va ripensato e costruito con donne e uomini nuovi.