- Due ragioni per le quali non crediamo ai dati Covid sulla Sicilia – con riferimento ai ricoveri negli ospedali dell’Isola – forniti dall’attuale Governo regionale
- La prima ragione: troppe le ambulanze in giro
- La seconda ragione: la creazione, in ogni reparto di ospedale, delle “Nuvole Covid” e delle “Bolle Covid”
- La realtà è che gli ospedali siciliani sono pieni di malati Covid, probabilmente in massima parte vaccinati, ma non si deve dire, perché sennò bisognerebbe ammettere che la vaccinazione contro il Covid è stata un flop
Due ragioni per le quali non crediamo ai dati Covid sulla Sicilia – con riferimento ai ricoveri negli ospedali dell’Isola – forniti dall’attuale Governo regionale
Di solito non teniamo la conta dei casi di Covid. Per un motivo semplice: perché non crediamo ai dati ufficiali forniti dal Governo nazionale e dalle Regioni. Gli errori e le forzature che abbiamo visto in Italia da quando è esplosa la pandemia ci consigliano di ignorare le parole del Ministro della Salute, Roberto Speranza, e – per ciò che riguarda la Sicilia – dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. Però, adesso, ci vediamo costretti a intervenire perché quello che sta succedendo dalle nostre parti, in materia di Covid, non ci convince affatto. La notizia di oggi, che si legge in tutti i mezzi d’informazione dell’Isola che seguono le cronache pandemiche giornaliere, è che la Sicilia registrerebbe un’impennata di nuovi casi: 4 mila 737 positivi e 27 decessi. Questi alti e bassi non sono una novità, anzi sono la regola. Per un certo numero di giorni si abbassano contagi e decessi, poi salgono per uno-due giorni e poi ricominciano a scendere. Sui ricoveri la situazione è la stessa: alti e bassi. Perché a noi questa storia non ci convince? Per due regioni che proveremo a illustrare.
La prima ragione: troppe le ambulanze in giro
La prima ragione è empirica. Noi viviamo a Palermo dalle parti di Piazza Principe di Camporeale. Occupandoci di un blog passiamo molte ore del giorno in casa. Ebbene, ormai, dai primi giorni Luglio, ogni giorno sentiamo il rumore delle sirene delle ambulanze. A un certo punto abbiamo cominciato a contarle. Da una ventina di giorni, dalla mattina alla sera, contiamo da quindici a venti sirene di ambulanze. Nemmeno nei giorni in cui è esploso il Covid – Marzo e Aprile 2020 – abbiamo contato tante sirene di ambulanze. Prima del Covid non sentivamo più di una-due sirene al giorno. Da circa un mese – lo ribadiamo – sentiamo non meno di quindici- venti sirene di ambulanze E’ chiaro che il 90 per cento delle sirene di ambulanze che sentiamo sono legate al Covid. Anche di notte qualche sirena di ambulanza si fa sentire.
La seconda ragione: la creazione, in ogni reparto di ospedale, delle “Nuvole Covid” e delle “Bolle Covid”
Andiamo alla seconda ragione. La notizia degli ultimi giorni, passata quasi inosservata, è che negli ospedali siciliani, in ogni reparto, sono state creare le “Nuvole Covid” e le “Bolle Covid”. In pratica, ormai i malati di Covid che finiscono negli ospedali sono così tanti che sono saltate le aree Covid. Le “Nuvole Covid”, per quello che abbiamo capito, sono aree dove vengono isolati malati di Covid che presentano forme blande; mentre le “Bolle Covid” sono aree di totale isolamento dove si ricoverano pazienti sitomatici e con alto titolo virale. “Nuvole” e “Bolle” sono state create non soltanto perché è aumentato il numero di malati Covid che finiscono negli ospedali, ma anche perché la gestione dei malati Covid nelle aree Covid era diventata impossibile, perché un malato di Covid che presenta altre patologie richiede consulenze di medici che si occupano di questa o quella patologia. Il risultato – essendo alto il numero di malati Covid – era il caos. Da qui la scelta di optare per “Nuvole” e “Bolle”.
La realtà è che gli ospedali siciliani sono pieni di malati Covid, probabilmente in massima parte vaccinati, ma non si deve dire, perché sennò bisognerebbe ammettere che la vaccinazione contro il Covid è stata un flop
Di fatto, gli ospedali siciliani sono pieni di malati di Covid. Ma questo non si deve dire, perché altrimenti si potrebbe cominciare a pensare che il vaccino anti-Covid, tanto celebrato, è stato un fallimento. Che figura ci farebbero coloro i quali hanno invitato gli italiani “ad avere fiducia nella scienza” o, addirittura, avvertiti senza tanti complimenti: “O vaccino anti-Covid o morte”? Per non parlare dei non vaccinati contro il Covid che sono stati sospesi dai posti di lavoro e lasciati senza stipendio. La Magistratura, rispetto a questi provvedimenti, sta piano piano mettendo le cose a posto, dando ragione ai lavoratori non vaccinati sospesi. Ma i provvedimenti punitivi ci sono stati e hanno arrecato problemi a circa 6 milioni di persone. Per non parlare delle multe. Quindi meglio nascondere tutto. Però c’è un fatto aritmetico che non può essere smentito: in Italia, su circa 60 milioni di abitanti, a rifiutare il mirabolante vaccino anti-Covid sono stati circa 6 milioni di cittadini. A rigor di logica, se il vaccino anti-Covid ha funzionato, i ricoverati nei reparti ordinari, i ricoverati in terapia intensiva e i deceduti dovrebbero essere tutti non vaccinati. Questo perché il vaccino anti-Covid è stato presentato come il rimedio per non finire in ospedale per Covid. ‘Stranamente’ né il Ministro Speranza, né le Regioni forniscono questi: chissà perché… Qualche dato, in verità, lo ha fornito non oggi, ma nel Febbraio scorso, il professore Andrea Crisanti, docente di Microbiologia all’Università di Padova. Intervenendo alla trasmissione televisiva L’aria che tira nei primi giorni di Febbraio Crisanti osservava: “I 437 morti di ieri ci ricordano una cosa, ovvero che sono per la maggior parte persone vaccinate. Perché le persone che muoiono in terapia intensiva non vaccinate saranno 20 o 30 al giorno. E questo si è visto anche dai dati che ha mostrato l’ISS pochi giorni fa”. Presidente della Regione Nello Musumeci e assessore alla Salute Ruggero Razza: quanti sono oggi veramente i ricoverati per Covid negli ospedali siciliani? E quanti di questi ricoverati sono non vaccinati? E quanti di questi ricoverati sono vaccinati? Quanto deve durare ancora questa ridicola informazione degna del Minculpop?
Foto tratta da Zabbaradio
AVVISO AI NOSTRI LETTORI
Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.-La redazione
Effettua una donazione con paypal