Secondo uno ‘scoop’ in verità un po’ zoppicante (“documenti visionati”: ma ‘sti documenti ci sono o non ci sono? non l’abbiamo ancora capito)del quotidiano la Stampa il presidente della Russia, Putin, si sarebbe interessato alla caduta del Governo di Mario Draghi. E l’avrebbe fatto d’accordo con il leader della Lega, Matteo Salvini. “Il funzionario dell’ambasciata russa Kostyukov – si legge nell’articolo – domandò all’emissario di Salvini: i ministri leghisti sono intenzionati a dimettersi?”. Questo sarebbe lo ‘scoop’ del giornale torinese. Purtroppo Putin – da quello che abbiamo capito – come si usa dire in Sicilia, s’inni sta futtennu, mentre Salvini ha smentito su tutta la linea: “Sono fesserie. Io ho lavorato e lavoro per la pace e per cercare di fermare questa maledetta guerra. Figurati se vado a parlare di ministri e viceministri, mi sembra la solita fantasia su cui c’è Putin, c’è il fascismo, il razzismo, il nazismo, il sovranismo. Non penso che Putin stia dietro al termovalorizzatore di Roma”. Smentisce anche l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica per bocca del Sottosegretario Franco Gabrielli: “Le notizie apparse sul quotidiano La Stampa, circa l’attribuzione all’intelligence nazionale di asserite interlocuzioni tra l’Avvocato Capuano e rappresentanti dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, per far cadere il Governo Draghi, sono prive di ogni fondamento come già riferito al Copasir, in occasione di analoghi articoli, apparsi nei mesi scorsi”.
Peccato, veramente un peccato che questo ‘scoop’ in salsa piemontese sia destinato a finire nel nulla. Perché – dal nostro punto di vista – se la vicenda fosse vera Putin e Salvini meriterebbero grande plauso. Perché fare cadere il peggiore Governo della storia della Repubblica italiana – peggiore anche del Governo di Matteo Renzi: il che è dire! – sarebbe stato un atto di grande merito. Mandare a casa la banda di ultra-liberisti e globalisti capeggiata da Draghi dovrebbe essere un dovere civico per tutta la politica, soprattutto per la sinistra. Invece, purtroppo, è solo un tentativo di gare perdere voti alla Lega. Anche se noi non siamo proprio sicuri che quest’operazione possa riuscire. Putin, infatti, è un leader mondiale che sta facendo ‘un mazzo così’ all’Unione europea dell’euro: e questo va a suo merito, mentre Draghi è solo un banchiere liberista che sta alla politica come il PD di Letta sta alla sinistra… Non è un caso se Draghi è rimasto fregato: gli avevano promesso la presidenza della Repubblica e, sempre come si dice in Sicilia, arristau cu l’occhi chini e i manu vacanti… Veramente un peccato che la notizia non sia vera. Putin e Draghi hanno perso un’occasione per fare una cosa bella e giusta!
Foto tratta da Formiche.net