- Tre anni fa Calenda si pentiva di aver “ripetuto per 30 anni le cazzate del liberismo”. Ora è già alleato con gli ultra-liberisti e globalisti del PD e dell’Unione europea dell’euro e sostiene l’Agenda di Mario Draghi, il banchiere-statista esponente dell’ultra-liberismo planetario
- Ci auguriamo che, a Palermo, Fabrizio Ferrandelli e i consiglieri comunali non seguano Calenda e la sua alleanza con il PD
Tre anni fa Calenda si pentiva di aver “ripetuto per 30 anni le cazzate del liberismo”. Ora è già alleato con gli ultra-liberisti e globalisti del PD e dell’Unione europea dell’euro e sostiene l’Agenda di Mario Draghi, il banchiere-statista esponente dell’ultra-liberismo planetario
Quindi Azione – il partito fondato da Carlo Calenda che doveva rinnovare la politica in Italia – è già alleato del PD. Non ha ancora partecipato a una competizione politica nazionale e, nel nome del ‘rinnovamento’, è già allineato & coperto con Enrico Letta, con i massoni falliti dell’Unione europea dell’euro, con l’Atlantismo demenziale, con gli alleati dell’Ucraina per fare la guerra alla Russia. Una bella scelta, quella di Calenda. Soprattutto ‘nuova’. Supponiamo che all’armata di Calenda si uniranno + Europa e, chissà, magari i renziani. Del resto, Calenda ha cominciato da Ministro del Governo di Matteo Renzi. Allora Calenda era liberista. Poco tempo fa il fondatore di Azione ha confessato di avere abbandonato l’ideologia liberista. Era l’Ottobre del 2019 quando Calenda ammetteva di aver “ripetuto per 30 anni le cazzate del liberismo“. E con chi si va ad alleare il nostro Calenda? Con il PD, cioè con il partito che in Italia rappresenta gli interessi dell’Unione europea ultra-liberista e globalista. Il partito del Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che difende l’alternanza scuola-lavoro voluta dall’Unione europea ultra-liberista e globalista.
Ci auguriamo che, a Palermo, Fabrizio Ferrandelli e i consiglieri comunali non seguano Calenda e la sua alleanza con il PD
Ma tanto a cosa serve precisare queste cose? L’importante, oggi, è gabbare gli elettori. Prenderli in giro raccontando un sacco di bugie. Certo, può succedere che ci siano elettori hanno studiato economia e, magari, anche la Storia delle dottrine economiche. E questi giusto con Calenda debbono capitare? Insomma… Quello che bisogna raccontare è che Carletto e la sua creatura – Azione – non sono più liberisti. Il passaggio più difficile sarà non trovare elettori troppo ‘allittrati’ in economia in questi 60 giorni di campagna elettorale. Per tutti Carletto e il suo partito Azione non sono più liberisti. Volendo si potrà fare qualche accenno leggero, senza esagerare, al keynesismo. Certo, qualcuno gli potrà sempre dire: “Scusi signor Calenda, lei ha detto di non essere più liberista e si allea con il PD e sostiene l’Agenda Draghi? Ma lo sa che Mario Draghi è uno degli alfieri dell’ultra-liberismo globalista europeo?”. No, non capiterà: giusto a Carletto l’ex liberista che si accorda con il PD e sostiene l’Agenda Draghi deve capitare una cosa del genere? Giusto con lui deve capitare qualche rompicoglioni che gli spiattella in faccia la realtà? Detto questo, non siamo pentiti di avere appoggiato e votato, alle ultime elezioni comunali di Palermo, Fabrizio Ferrandelli – candidato Sindaco di Palermo – e la sua lista. Ferrandelli era appoggiato anche dal Azione di Calenda. Ci auguriamo, però, che Ferrandelli e i consiglieri comunali a lui vicino non seguano Calenda e le sua belle alleanza con il PD e il suo amore per l’Agenda Draghi. Questa sì che sarebbe veramente una delusione!
Foto tratta da Pagella Politica
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