di Luca Pinasco
Ha diviso gli italiani spingendo una parte ad odiare l’altra come non succedeva da 75 anni. Ha distrutto la capacità produttiva a lungo termine del Paese separandoci irrimediabilmente da coloro che per 60 anni ci hanno fornito materie prime a basso costo. Sono state le sue scellerate politiche e non il “contesto internazionale” a provocare crisi e inflazione allo stesso tempo come non succedeva dagli anni ’70. Nessuno lo ha costretto a rinnegare lo storico ruolo da mediatore del nostro Paese sostituendolo con quello di falco da guerra. Si è imposto come guida europea di coloro che stanno facendo di tutto per portare il mondo ad un nuovo conflitto globale. Mai un’azione volta alla distensione, al compromesso, alla pace. Ha discriminato lavoratori escludendoli dal loro posto di lavoro, fatto a cui fortunatamente la giustizia sta ponendo rimedio. Ci ha riportati indietro ai tempi del carbone – rigorosamente acquistato dai russi – annullando i passi avanti che faticosamente avevamo fatto negli ultimi vent’anni nel campo delle nuove, efficienti e affidabili tecnologie nel settore dell’energia a basso impatto ambientale come le centrali termoelettriche a gas con ciclo combinato.
Per quanto provi a dare la colpa a leader di altri Paesi, è il diretto responsabile dell’attuale quadro macroeconomico dove il potere di acquisto delle famiglie si riduce sempre di più, al contrario della povertà assoluta che continua a crescere mentre migliaia di imprese sono costrette a sospendere la produzione. Ha fatto precipitare l’indice di libertà di stampa del Paese costruendo un sistema mediatico di regime attraverso: la chiusura di programmi televisivi, il licenziamento e/o il trasferimento di giornalisti e avallando liste di proscrizione come non accadeva dai tempi più bui. Ha eliminato quasi del tutto quelle poche politiche che avevano permesso al Paese di uscire dalla recessione da Covid, ed ha manifestato la chiara intenzione di completare l’opera qualora dovesse rimanere qualche altro giorno a governare, sciagura purtroppo ancora probabile. Tutto quello che dovrebbe succedere senza Draghi, e anche molto di più, è già successo con Draghi. Non è possibile trovare un solo provvedimento da lui preso che abbia avuto impatto positivo sugli italiani. Dicono che sia il miglior Presidente del Consiglio possibile, la realtà però ci suggerisce che nessuno potrebbe governare peggio di lui.