Olé: Caterina Chinnici apre a Lombardo. Prende forza ciò che scriviamo da un anno: l’inciucio tra PD, lombardiani e Miccichè…

18 luglio 2022
  • E meno male che circa un anno fa, quando abbiamo cominciato a scrivere dell’inciucio tra PD, Autonomisti di Raffaele Lombardo e Forza Italia ‘targata’ Gianfranco Miccichè eravamo matti e ubriachi. L’articolo del quotidiano La Sicilia
  • Oggi, però, a scombinare i ‘giochi’ potrebbe essere Cateno De Luca, protagonista di una campagna elettorale in stile rullo compressore
  • Perché alla fine ci sono ottime possibilità di assistere alla fuitina del ‘triangolo’ politico PD-Lombardo-Miccichè

E meno male che circa un anno fa, quando abbiamo cominciato a scrivere dell’inciucio tra PD, Autonomisti di Lombardo e Forza Italia ‘targata’ Gianfranco Miccichè eravamo matti e ubriachi. L’articolo del quotidiano La Sicilia

Da almeno un anno scriviamo che Gianfranco Miccichè e Raffaele Lombardo, alle elezioni regionali siciliane di Novembre, saranno alleati del PD e appoggeranno il candidato alla presidenza della Regione siciliana del PD. Quando lo abbiamo scritto la prima volta – per l’appunto circa un anno fa – alcuni hanno detto che siamo matti, altri che beviamo troppo vino. I fatti, piano piano, cominciano a darci ragione. Oggi il quotidiano la Sicilia titola: “Chinnici apre il “campo” a Lombardo ma Fava tentenna e Barbagallo impallidisce“. Chinnici è Caterina Chinnici, la candidata del PD alle primarie del centrosinistra, già assessore del Governo di Raffaele Lombardo dal 2009 al 2012 (si è dimessa dopo che l’allora presidente Lombardo è rimasto coinvolto in un’inchiesta giudiziaria). La Chinnici è stata candidata alle primarie per vincerle, in un modo o nell’altro. Anzi, per essere precisi, “l’altro modo” per vincere le primarie viene descritto nello parte finale dell’articolo del quotidiano La Sicilia. Dove Anthony Barbagallo, segretario regionale del PD in Sicilia, blocca l’apertura della Chinnici: “Barbagallo, di ritorno da Agrigento, è costretto a una frenata: «Caterina ha sottolineato un suo rapporto personale, precisando che la linea spetta al tavolo degli alleati. Il nostro campo è molto largo: ci vorrei dentro anche i renziani, Calenda e +Europa. Ma non contempla chi è nel governo Musumeci». Una chiusura netta, nonostante esponenti autonomisti rivelino di incontri, fino a poco prima del via libera alle regole delle primarie, in cui il segretario Dem avrebbe chiesto a Lombardo di «partecipare con un candidato», magari proprio il magistrato Russo (Massimo Russo, magistrato, altro ex assessore del Governo Lombardo ndr), o in subordine di «appoggiare Caterina». Maldicenze, forse. Come quelle sussurrate in serata da acide fonti Dem: «La Chinnici ci ha sempre pensato, a Lombardo. E Barbagallo pure. Ma Fava romperebbe tutto. Allora strizzano comunque l’occhio al mondo autonomista per un ‘aiutino’ alle primarie, visto che siamo un po’ in affanno». Ma magari anche questo sarà un pregiudizio. Che potrà spezzarsi nella lunga notte del 23 luglio”. Nell’articolo, in sostanza, si dice che esponenti del Movimento Autonomista di Lombardo andranno a votare alle primarie del centrosinistra per fare vincere Caterina Chinnici. Faranno così anche gli esponenti di Forza Italia ‘targati’ Gianfranco Miccichè?

Oggi, però, a scombinare i ‘giochi’ potrebbe essere Cateno De Luca, protagonista di una campagna elettorale in stile rullo compressore

La verità è che le nostre ‘folli’ previsioni sulle elezioni regionali di Novembre cominciano a prendere forma. L’apertura della Chinnici agli Autonomisti di Lombardo è ovviamente concordata con il PD. La reazione di Claudio Fava – candidato della sinistra alle primarie del centrosinistra – che ha immediatamente chiuso all’ipotesi di un’alleanza con Lombardo era scontata. Ma è un passaggio che bisognava consumare. A nostro modesto avviso, le primarie del centrosinistra siciliano sono inutili, perché questo schieramento politico può vincere le elezioni e conquistare la presidenza della Regione siciliana solo se una parte del centrodestra appoggia il candidato del centrosinistra, o se – come avvenuto nel 2013 – si spacca il centrodestra che va alle elezioni con due candidati (nel 2013 Gianfranco Miccichè si candidò, appoggiato in parte da Lombardo (in parte perché Lombardo diede un aiuto diretto al candidato del centrosinistra, Rosario Crocetta) per fare perdere il candidato ufficiale del centrodestra, Nello Musumeci, e ci riuscì). Oggi, però, lo scenario è più complicato, perché non ci sarebbero soltanto i due candidati del centrodestra e il candidato del centrosinistra (la citata Caterina Chinnici, che dovrebbe vincere senza problemi le primarie grazie agli “aiutini”…): in pista c’è anche Cateno De Luca, che sta facendo una campagna elettorale in stile rullo compressore: liste di qua, liste di là, Sindaci siciliani delusi, personaggi del gruppo Mediaset (per ora Vittorio Sgarbi e due ex Iene, Dino Giarrusso e Ismaele La Vardera, quello che ha preso in giro un bel po’ di politici siciliani), ex parlamentari e chi più ne ha più ne metta.

Perché alla fine ci sono ottime possibilità di assistere alla fuitina del ‘triangolo’ politico PD-Lombardo-Miccichè

A nostro modesto avviso, in questo momento l’unico candidato che non avrebbe molta difficoltà a battere De Luca è il presidente uscente, Nello Musumeci, sostenuto da tutto il centrodestra siciliano unito. Ma il centrodestra siciliano non è unito e, con molta probabilità, andrà alle elezioni di Novembre diviso. Riassumendo, se alle elezioni per la presidenza della Regione siciliana ci saranno due candidati di centrodestra e un candidato di centrosinistra, De Luca ha molte possibilità di vincere le elezioni. Ed è proprio per questo che, alla fine, gli Autonomisti di Lombardo e la parte di Forza Italia che sta con Gianfranco Miccichè convergeranno sulla candidatura di Caterina Chinnici. Le primarie del centrosinistra siciliano sono state organizzate proprio per cercare di ‘ingabbiare’ Claudio Fava, che dovrebbe prima perdere le primarie grazie agli ‘aiutini’ che, come scrive La Sicilia, dovrebbero arrivare alla Chinnici, e poi dovrebbe ‘ingoiare’ l’inciucio tra PD, Lombardo e Miccichè. Fava, messo davanti alla possibile fuitina del ‘triangolo’ politico PD-Lombardo-Miccichè potrebbe incazzarsi e candidarsi lo stesso, o potrebbe accettare. Del resto, se Fava si fosse candidato alla presidenza della Regione nel 2013 Crocetta non avrebbe mai vinto…

P.s.

Dimenticavamo 1. Gianfranco Miccichè è costretto all’inciucio con il PD, perché se verrà eletto un presidente della Regione di centrodestra molto difficilmente il futuro Parlamento dell’isola lo rieleggerebbe, per la terza volta, presidente dell’Assemblea regionale siciliana.  

Dimenticavamo 2. Qualcuno potrebbe chiedere: e i grillini siciliani alleati del centrosinistra? Non contano più nulla. Tant’è vero che, mentre a Roma Giuseppe Conte sta provando a liberarsi dall’abbraccio con il PD- che vede come fumo degli occhi la presenza di una lista di Conte alle prossime elezioni politiche, sia con il simbolo del Movimento 5 Stelle, meglio ancora con una lista con il nome dello stesso Conte – i grillini siciliani rimangono alleati del PD: per giunta di un PD siciliano che, dopo le primarie, potrebbe formalizzare l’inciucio con Lombardo e Miccichè…  

Foto tratta da Il Manifesto

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti