“Incredibile. Semplicemente incredibile. Ascoltare in televisione – per la precisione nella trasmissione di approfondimento di Rai 3, Report – il Ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, che pontifica sul grano è incredibile. Dice, il Ministro, che noi agricoltori che produciamo grano non ci dobbiamo lamentare perché i prezzi sono remunerativi. Già è inaccettabile che simili affermazioni vengano esternate da un politico che non ha responsabilità di Governo è inaccettabile. Ma che tali parole vengano pronunciate dal Ministro che si occupa di agricoltura, ebbene, è veramente incredibile”. A parlare così è Cosimo Gioia (nella foto a sinistra), titolare di un’azienda agricola che produce grano duro nell’entroterra della Sicilia, dalle parti di Valledolmo. In effetti, le dichiarazioni del Ministri grillino e nordista delle
Allora Gioia, la sentiamo particolarmente giù. Molto amareggiato, da quello che intuiamo.
“Sono molto, molto amareggiato. Certe dichiarazioni da un esponente del Governo nazionale non si possono sentire. Dice, il Ministro Patuanelli, che noi produttori di grano non ci dobbiamo lamentare perché i prezzi sono remunerativi. ma questo Ministro si rende conto di quello che dice? Tanto per cominciare, in questi giorni, grazie alle notizie che arrivano dal Canada, dove si annunciano grandi produzio9ni di grano duro, i prezzi del grano duro del Sud Italia e della Sicilia sono diminuiti. Nel mercato di Foggia il prezzo del grano duro è sceso di 2 euro al quintale. Nel mercato di Altamura, sempre in Puglia, il prezzo del grano duro è sceso di 3 euro al quintale. In Sicilia siamo già al mezzo disastro”.
Ovvero?
“Mentre in Puglia, fino a qualche giorno fa, un quintale di grano duro veniva pagato a 58 euro al quintale, in Sicilia non siamo mai andati oltre i 53 euro al quintale. Ebbene, sa in pochi giorni a quanto è arrivato il prezzo del grano duro in Sicilia? A 48 euro al quintale! In pochi giorni il prezzo del grano duro siciliano è sceso di 5 euro al quintale”.
Perché succede questo?
“Il motivo l’avete scritto voi ieri: la grande produzione di grano duro del Canada. Voi l’avete scritto ieri, ma la notizia circola già da qualche tempo. Ecco, la semplice notizia che dal Canada potrebbero arrivare in Italia fiumi di grano duro canadese sta facendo precipitare il prezzo del grano duro del nostro Paese. Tutto questo avviene in un momento difficilissimo. E qui torniamo alle dichiarazioni del Ministro Patuanelli”.
Ci spieghi.
“E’ evidente che il Ministro Patuanelli non sa che in Sicilia, tra semine effettuate in ritardo a causa delle piogge dello scorso Autunno-Inverno e siccità, le perdite della produzione si aggirano tra il 40 e il 50%. Ma quello che stupisce è che il Ministro non dimostri di non conoscere la realtà del grano. E’ evidente che il Ministro Patuanelli non sa che cosa è successo e cosa continua a succedere sul fronte dei costi di produzione del grano. Il costo delle sementi è raddoppiato. Il costo dei fertilizzanti è aumentato del 130-170%. Il costo del gasolio agricolo è quasi raddoppiato. In questo momento noi agricoltori che produciamo grano duro nel Sud e in Sicilia dobbiamo fronteggiare una pesante riduzione delle rese e uno spaventoso aumento dei costi di produzione. Restando in Sicilia, con le attuali rese e con gli attuali costi di produzione, vendendo il grano duro a 53 euro al quintale lavoriamo in perdita. Figuriamoci oggi con il prezzo del grano duro siciliano sceso a 48 euro al quintale! Poi arriva il Ministro dell’Agricoltura e in Rai – cioè durante una trasmissione del servizio televisivo pubblico – dice che noi agricoltori non ci dobbiamo lamentare perché il prezzo del grano è remunerativo. Tutto questo, lo ribadisco, è incredibile”.
Tra l’altro, il Ministro grillino e nordista Patuanelli è quello dello scippo del Fears a Sud e Sicilia…
“Oggi non voglio parlare del recente passato. Oggi voglio parlare del grano. E dico che un Ministro non può andare in televisione a dire quello che ha detto. Perché le parole del Ministro Patuanelli non rispecchiano la realtà. Quello che cerco di dire è che la situazione che si sta venendo a creare nel mondo del grano duro del Sud Italia e della Sicilia è grave, se non gravissima. Non più di qualche mese fa, alla luce dei cambiamenti climatici e degli effetti della guerra in Ucraina nel mercato internazionale del grano, l’Unione europea ha invitato gli agricoltori a investire nel grano. La Ue si è finalmente resa conto che senza sovranità alimentare, in presenza di una crisi, si potrebbero creare problemi enormi. Dopo di che, se veramente l’Unione europea vuole che si coltivi più grano in Europa deve sostenere gli agricoltori. Ma questo sostegno oggi non lo vedo. Alle parole di appena qualche mese fa la Ue non sta facendo seguire i fatti. Quello che vediamo è che la semplice notizia che il Canada ha per quest’anno una grande produzione di grano duro sta facendo crollare il prezzo del grano duro di Sud Italia e Sicilia. Ed è stupefacente che il Ministro dell’Agricoltura ignori quello che sta succedendo. sa qual è il rischio che si sta determinando?”.
Dica?
“Se non si interverrà con correttivi e sostegni concreti al settore del grano duro il prossimo Ottobre gli agricoltori siciliani saranno davanti a un bivio: continuare a produrre grano duro in perdita oppure affittare i terreni al prezzo di 2 mila e 500-3 mila euro all’anno a chi produce energia solare. Secondo voi cosa faranno?”.
Foto tratta da Agenzia Dire
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