Ieri abbiamo seguito con attenzione l’informazione televisiva in merito a cambiamenti climatici e crisi alimentare. Confessiamo che siamo rimasti perplessi. Per la televisione, in questo momento, ci sarebbe una crisi alimentare per mancanza di prodotti agricoli. Attenzione: anche noi, e in tempi non sospetti, nell’Autunno scorso, riprendendo alcune dichiarazioni dei vertici della FAO, abbiamo scritto di aumento dei prezzi dei generi alimentare. Uno scenario che potrebbe aggravarsi se i cambiamenti climatici dovessero distruggere parti importanti delle produzioni agricole mondiali. Ma questo era uno scenario, appunto, dell’Autunno dello scorso anno, quando la siccità ha ‘bruciato’ buona parte della produzione di grano 2021 nel mondo. Ma è, appunto, un fatto accaduto lo scorso anno. Quest’anno la siccità, in tante aree del mondo, non manca. Ma va detto che, fino ad oggi, non ha prodotto in agricoltura i danni dello scorso anno e, in prospettiva, non sembrerebbe che ci saranno grandi perdite di prodotti agricoli. Almeno fino ad ora lo scenario è questo. Poi, si sa, con il clima non sempre le previsioni risultano giuste. Un paio di mesi addietro sembrava che l’India avrebbe inondato di grano mezzo mondo; poi, però, 15-20 giorni di siccità stringente hanno compromesso buona parte della produzione di grano indiana e questo Paese ha dovuto addirittura imporre restrizioni all’esportazione di grano! Oggi assistiamo a qualcosa di strano: come abbiamo raccontato ieri, i prezzi di buona parte dei prodotti agricoli stanno crollando, a cominciare dal complesso del grano. Ma questa notizia, ieri, è stata snobbata dalla televisione. Che ha invece riproposto lo schema di prodotti agricoli che scarseggiano nel mondo. La cosa ci ha colpiti. Così ci siamo posti una semplice domanda: se è vero che nel mondo c’è questa crisi alimentare dovuta a carenza di prodotto, come mai, in queste ore, la Russia – il più grande produttore di grano al mondo – ha ridotto la tassa sull’esportazione di grano? I russi non sono stupidi: avendo capito che i prezzi del grano in mezzo mondo stanno crollando hanno ridotto la tassa sull’esportazione di grano per rendere il proprio grano competitivo. Ciò significa che, in questo momento, nel mondo, non c’è alcuna crisi per carenza di grano.
Per carità, la realtà è molto complessa. Ci troviamo nel bel mezzo di una tempesta inflazionistica che, in verità, più che provocata dal cambiamenti climatici – che ci sono e sono un problema – sembra provocata da un aumento del costo dell’energia. Che poi l’aumento dei costi dell’energia trascini con sé tutta una serie di accidenti particolari è innegabile. In agricoltura, ad esempio, l’aumento del costo dell’energia è un problema serio, perché molte operazioni colturali oggi sono meccanizzate; e se – come sta accadendo – aumenta il costo del gasolio agricolo, per gli agricoltori è un problema molto serio! Lo stesso discorso – ancora con riferimento all’agricoltura – riguarda il gas. I fertilizzanti si producono con l’energia prodotta dal gas; se aumenta il prezzo del gas – ed è quello che sta succedendo – aumenta il costo dei fertilizzanti e anche questo, per gli agricoltori, è un problema serissimo! Ma che in questo momento, ormai da qualche giorno, per i prodotti agricoli ci sia un problema di caduta dei prezzi, ebbene, questo è un fatto oggettivo. Sulle ragioni che stanno provocando una caduta dei prezzi così repentina torneremo più tardi, commentando il report dell’analista dei mercati internazionali, Sandro Puglisi. Intanto siamo davanti a fatti oggettivi. I prezzi dei prodotti agricoli, a cominciare dal grano, nei mercati americani sono in discesa. Ogni tanto qualche grosso acquisto di partite di grano rimette un po’ su il prezzo. Ma l’andamento, nel complesso, è negativo. Il mercato del grano duro di Foggia, in questi giorni, è andato giù. Ieri il mercato del grano duro di Bologna è andato giù. Non ci sono stati tonfi eclatanti, certo, ma il prezzo del grano è sceso. Non abbiamo ancora notizia del prezzo del grano duro in Sicilia, ma abbiamo la sensazione, per quello che abbiamo ascoltato raccogliendo notizie qua e là, che la situazione non è rosea. Vedremo stasera cosa ci racconterà il mercato del grano di Altamura, altra area pugliese nota per la produzione di duro.
Foto tratta da Onultalia