L’Unione europea è ormai alla frutta. Non c’è solo il gas russo che comincia a mancare. Non c’è solo l’euro che ormai vale quanto il dollaro. C’è un clima di intolleranza, se non di pazzia, da parte dei cosiddetti ‘ambientalisti’ del Nord Europa che vogliono imporre le proprie idee a tutti. Abbiamo già raccontato, qualche giorno fa, del Governo olandese europeista di Mark Rutte che vuole eliminare con la forza gli allevamenti intensivi di animali. Inquinano e vanno chiusi. La tesi che inquinano non è sbagliata, perché le deiezioni liquide e semi-liquide del bestiame contengono alti livelli di fosforo e, soprattutto, di azoto. Gli animali possono assimilare solo una parte di questi elementi, il resto viene liberato nei terreni. E’ un problema serio che riguarda anche l’Italia, in testa tre Regioni del Nord: Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Ma un conto è iniziare a ridurre gli allevamenti intensivi, magari cambiando modalità di allevamento e alimentazione, altra cosa è imporre – ribadiamo: con la forza! – l’eliminazione degli allevamenti intensivi, gettando in mezzo alla strada 30 mila allevatori circa! E invece è quello che in Olanda – nel silenzio quasi generale – sta provando a fare il Governo di Rutte.
I circa 30 mila allevatori, da parte loro, si sono organizzati e, da alcuni giorni, sono scesi in strada con i trattori. Per tutto risposta il Governo Rutte ha mandato in strada i poliziotti per reprimere la protesta. Ma a quanto pare i poliziotti hanno avuto la peggio, perché i trattori degli agricoltori hanno travolto i mezzi della polizia olandese. Non è, del resto, uno scontro tra qualche centinaia di trattori e qualche centinaia di mezzi della Polizia olandese. Ogni azienda agricola olandese possiede un trattore e se nelle strade non ci saranno magari 30 mila trattori sarà comunque un numero che gli si avvicina. In pratica, agli allevatori-agricoltori hanno messo con le spalle al muro la Polizia olandese che non riesce a bloccare la protesta. Così il primo Ministro olandese, Rutte, ha dato ai poliziotti l’ordine di sparare sui manifestanti! Il quotidiano scenarieconomici.it riporta una fotografia nella quale si vede il foro di un proiettile sparato ad altezza della cabina del mezzo agricolo. Il proiettile non ha colpito chi era alla guida del trattore. Ma è chiaro che l’ordine è di sparare e basta.
“Bisogna dire che gli agricoltori olandesi e i loro alleati, provenienti un po’ da tutte le categorie – scrive scenarieconomici.it – hanno mostrato un’invidiabile organizzazione e immaginazione. In un blocco hanno risposto portando un carro armato, uno Sherman, probabilmente utilizzato per i film e le rievocazioni storiche. Sarà interessante vedere un blindato della polizia provare a spostare un carro armato vero da 30 tonnellate…”. E’ evidente che in Olanda i governanti si sono bevuti il cervello. La protesta degli agricoltori continuerà, perché i circa 30 allevatori olandesi non hanno alcuna intenzione di chiudere le proprie aziende per fallire. Meno male che in Italia di questi argomenti non si parla. Ve l’immaginate il capo del Governo italiano, Mario Draghi, e il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che una bella mattina si presentano dagli allevatori di maiali – quelli che producono il prosciutto crudo – e gli dicono: “Signori, da domani si chiude, perché le vostre aziende sono troppo inquinanti…”. La verità è che ormai l’Unione europea è solo una tragedia: prima finirà, questa tragedia, meglio sarà per tutti!
Ah, dimenticavamo: come mai di quanto avviene in Olanda non ne parla quasi nessuno?
Foto tratta da MasterX IULM
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