Mattinale

Troppo ‘bordello’ nella gestione dell’acqua in agricoltura. Incredibile denuncia del Sifus sul Consorzio di Catania/ MATTINALE 691

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  • I Consorzi di Bonifica sotto pianta organica e i “siti sensibili” abbandonati
  • Alcuni lavoratori riempiti di soldi, altri tenuti a stecchetto. Chi decide i due pesi e le due misure? 
  • Presidente Musumeci, le ricordiamo che i vertici dei Consorzi di Bonifica rispondono alla politica 

I Consorzi di Bonifica sotto pianta organica e i “siti sensibili” abbandonati

Un post di Ernesto Abate su Facebook lascia di stucco per la gravità dei fatti che racconta. Abate è il segretario regionale del Sifus Consorzi di Bonifica e descrive cosa succede nel Consorzio di Bonifica di Catania: “Al Consorzio di Bonifica di Catania ne succedono delle belle… Fanno venire colleghi da Enna e gli si paga 1.200 euro di chilometraggio al mese, cadauno, anche se si recano sul posto di lavoro con una sola macchina in due, ‘dimezzando’ le spese degli spostamenti; nel frattempo i lavoratori di Catania vanno a prestare servizio nel comprensorio di Siracusa e, ironia della sorte…, una ventina di lavoratori, sempre di Catania, per fine contratto vanno a casa, mentre i siti sensibili rimangono preda facile del vandalismo di stagione! Eppure il Sifus, non più tardi di due mesi fa, aveva avanzato proposte di tutela per i siti sensibili che ad oggi rimangono disattese! Vergogne infinite, di quei Consorzi di Bonifica sotto pianta organica, vittime della malapolitica!”.

Alcuni lavoratori riempiti di soldi, altri tenuti a stecchetto. Chi decide i due pesi e le due misure? 

Ancora Abate: “E, beffa delle beffe, fino allo scorso anno il saldatore da Enna veniva a Catania solo perché oltre alle 1.200 euro (udite udite), gli si dava anche la macchina consortile. Quest’anno, invece, dopo quanto fatto emergere dal Sifus, per salvarsi la faccia dalla vergogna gli hanno riconosciuto solamente (si fa per dire) 1.200 euro al mese di chilometraggio, negandogli il trasferimento con la macchina consortile… e cosa succede? Il saldatore rinuncia a venire a prestare lavoro a Catania. Ma ai lavoratori di Catania che vanno a prestare servizio nel comprensorio di Siracusa gli hanno riconosciuto lo stesso trattamento dei lavoratori di Enna, pagandogli la trasferta? E perché sempre da Enna verso Catania ci sono quattro lavoratori che puntualmente e a ‘comando’ prestano servizio senza ‘l’aggravio’ del riconoscimento del chilometraggio (1.200 al mese), percependo solo ed ‘esclusivamente’ lo stipendio? ALTRO CHE REPUBBLICA DELLE BANANE! LICENZIAMENTO IN TRONCO!”.

Presidente Musumeci, le ricordiamo che i vertici dei Consorzi di Bonifica rispondono alla politica 

Egregio presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, non possiamo non segnalarle che nella gestione dell’acqua per l’agricoltura in Sicilia c’è troppo ‘bordello’. Lo sappiamo: a voi i sindacalisti del Sifus non fanno molta simpatia e, soprattutto, fate sempre l’esatto contrario di quello che chiedono: nella gestione del personale dei Consorzi di Bonifica hanno chiesto l’applicazione di una norma per il turnover, ma già lo scorso Giugno segnalavamo la presenza di un “codicillo malandrino” che bloccava tutto. Da decenni quasi tutte le dighe siciliane sono piene di fango, ma si è fatto poco o nulla per affrontare e risolvere il problema. Oggi scopriamo il via via di personale da una provincia all’altra, alcuni pagati, altri non pagati. Per non parlare delle super-bollette inviate ogni anno agli agricoltori per suscitare proteste poi ‘sistemate’ dalla politica. Le ricordiamo, presidente Musumeci, che i vertici dei Consorzi di Bonifica, ancora oggi, sono espressione della politica. Il Sifus denuncia fatti precisi, circostanziati. Ci aspettiamo, dal suo Governo, quanto meno una spiegazione. Anche se sui Consorzi di Bonifica – come nella lotta agli incendi boschivi – i sindacalisti del Sifus hanno sempre ragione, mentre voi, spiace dirlo, avere regolarmente torto.

 

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