Sul Titanic

Sul Tram di Palermo una lettera al nuovo Sindaco della città professore Roberto Lagalla

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  • Un invito a verificare la correttezza delle procedure seguite dalla precedente Amministrazione comunale alla luce di un ricorso  
  • Superfluo ricordare che se il centrosinistra ha perso le elezioni comunali, ebbene, le ha perse anche a causa del progetto Tram che non piace a tanti cittadini di Palermo

Un invito a verificare la correttezza delle procedure seguite dalla precedente Amministrazione comunale alla luce di un ricorso  

Egregio Sindaco di Palermo, professore Roberto Lagalla,
Le scriviamo questa lettera per invitare la sua Amministrazione ad effettuare alcune verifiche sulle procedure seguite dalla precedente Amministrazione comunale in merito al progetto per le nuove linee del Tram della città. Ci permettiamo di segnalare al nuovo Sindaco che è stato presentato un ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) Sicilia avverso le procedure seguite per la redazione del progetto per le nuove linee del Tram. Non si tratta, quindi, di un ricorso contro il Tram, ma di un ricorso che segnala anomalie nelle procedure seguite. Il ricorso è stato presentato dagli avvocati Nadia Spallitta e Carlo Pezzino Rao. Nell’Aprile dello scorso anno, quado arrivò la pronuncia dei Giudici del TAR Sicilia, tanti mezzi di informazione scrissero che “Il TAR Sicilia aveva respinto il ricorso”. In realtà, nella Primavera dello scorso anno i Giudici del TAR Sicilia non sono entrati nel merito del ricorso, ma si sono limitati a respingerlo per “difetto di interesse”. Sorvoliamo su questo “difetto di interesse” che è ben illustrato in questo articolo. Ovviamente, i legali che hanno è presentato il ricorso si sono rivolti al Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA) che, come Le saprà, in Sicilia è organo di appello del TAR.

Superfluo ricordare che se il centrosinistra ha perso le elezioni comunali, ebbene, le ha perse anche a causa del progetto Tram che non piace a tanti cittadini di Palermo

Con la presente noi chiediamo alla Sua Amministrazione di esaminare le procedure seguite alla luce del ricorso presentato alla magistratura amministrativa. Si parla tanto di legalità e di trasparenza amministrativa, bene: quale migliore occasione per metterla in atto? Come abbiamo scritto, i Giudici del TAR Sicilia non sono entrati nel merito del ricorso; di certo lo faranno i Giudici del CGA. Ecco, la Sua Amministrazione, signor Sindaco, ha l’opportunità di non essere ‘inseguita’ dalla Giustizia ma, per una volta, di anticiparla, accertando la correttezza o le eventuali anomalie di questo mega progetto. Sa, signor Sindaco, perché è importante che la sua Amministrazione effettui tali verifiche? Perché i Suoi predecessori hanno presentato un mega progetto – che se attuato stravolgerebbe la vita della prima città della Sicilia – ‘infilandolo’ in un emendamento al Piano Triennale delle Opere pubbliche! Pensi un po’ quanto sono stati ‘democratici’ l’ex Sindaco Leoluca Orlando, l’ex assessore comunale Giusto Catania e tutto il seguito: invece di coinvolgere gli abitanti di Palermo in un dibattito pubblico – magari presentando il progetto delle sei nuove linee di Tram con una variante urbanistica – hanno deciso loro per tutti. Poiché noi siamo convinti che sia finito il tempo degli “uomini soli al comando” che decidono i destini di circa 700 mila cittadini, La invitiamo ad effettuare le opportune verifiche sulle procedure seguite nella redazione del progetto e, poi, ad avviare un dibattito pubblico sulle nuove linee del Tram di Palermo: un dibattito nel Consiglio comunale e, soprattutto, fuori dal Consiglio comunale per ascoltare cosa pensano di questo mega progetto i cittadini. Superfluo ricordare che se il centrosinistra ha perso le elezioni comunali, ebbene, le ha perse anche a causa del progetto Tram che non piace a tanti cittadini (qui può leggere cosa pensano del progetto Tram di Palermo i Verdi della Sicilia: “Il Tram di Palermo? Serve solo alla città-bene, ignora le periferie e distrugge la città”.

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