In Italia sta franando tutto, ma sono in pochi ad accorgersene. Tra questi segnaliamo il sindacato ORSA marittimi che in un post su Facebook fa un raffronto tra il prezzo delle benzina in Italia e il prezzo della benzina in altri Paesi. In Italia oggi la benzina è stata venduta a una media di 2 euro e 20 al litro. Ebbene, ad Andorra la benzina costa 1 euro e 44; in Albania 1 euro e 18; in Austria 1 euro e 61; in Bosnia 1 euro e 43; in Bulgaria 1 euro e 33; a Cipro 1 euro e 41, a Malta 1 euro e 31; in Polonia 1 euro e 11; in Spagna 1 euro e 73; in Svolenia 1 euro e 50. Noi aggiungiamo nel raffronto altri Paesi europei: in Francia la benzina costa 2 euro e 45; in Germania 2 euro e 15. Bisogna tenere conto che ormai i prezzi variano di giorno in giorno e, nell’Unione europea, tranne alcune eccezioni, sono prezzi a freccia in su. Qualcuno obietterà che in Francia e in Germania i prezzi della benzina sono simili al prezzo della benzina in Italia. Vero. Però c’è una differenza fondamentale: il reddito medio, in Francia e, soprattutto, in Germania è di gran lunga più elevato del reddito medio italiano, se è vero che in quello che rimane del nostro Paese (ben poco, in verità) i salari non aumentano da vent’anni! Dobbiamo ricordare che, da circa un ventennio, l’Italia è in Avanzo primario: soldi che vengono tolti dalle tasche degl’italiani per finire nei mercati finanziari. Di fatto, siamo il Paese dell’Unione europea dove la benzina è più cara, fatta eccezione per la Grecia, già ‘derubata’ 7-8 anni fa dalle banche ‘europeiste’ (in testa le banche tedesche). E vi diamo un’altra notizia: il prezzo delle benzina e del gasolio, in Italia, aumenterà ancora, perché se è vero che l’aumento è in parte frutto della speculazione, è anche vero che lo scenario economico dell’Italia peggiora giorno dopo giorno. L’unica nostra fortuna, se così si può dire. è che lo scenario economico, tra guerra in Ucraina e cambiamenti climatici, sta precipitando in tutta l’Unione europea e ormai non è da escludere la fine dell’euro…