Dice il presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, che il so paese si impegnerà a fare uscire il grano dall’Ucraina con i treni. per quale motivo il grano prodotto in Ucraina – peraltro in quantità minore a causa della guerra con la Russia – dovrebbe uscire dall stessa Ucraina con i treni? semplice: perché i porti ucraini sono piedi di mine. Chi ha messo le mine nei porti ucraini? I militari russi? No, i militari ucraini. Perché? Perché così hanno stabilito gli americani, che dal 2014 controllano l’Ucraina dopo un golpe. Perché gli americani hanno detto agli ucraini di minare i porti della stessa Ucraina? Semplice: per creare difficoltà ai militari russi. Solo che le mine piazzate dagli ucraini nei porti ucraini, oltre ad esercitare un effetto di contenimento dell’avanzata russa, danneggiano anche gli ucraini, che non possono esportare grano con le navi. Poco male, c pensa l’informazione occidentale ad ‘informare’ il mondo che il grano ucraina non può essere esportato con le navi per responsabilità della Russia…
Ora, però, c’è una mezza novità. Quale? L’abbiamo scritto: gli americani aiuteranno gli ucraini a fare uscire il grano ucraino dall’Ucraina con i treni. In realtà, non è una novità. E’ stato già sperimentato: il trasporto del grano via treno è stato già effettuato ed è stato appurato che non consente di spostare grandi quantitativi ed è costoso. Per i soldi, comunque, non ci sono problemi: paga l’Unione europea. Riassumendo: gli ucraini hanno minato i porti dell’Ucraina per conto degli americani per ostacolare i russi. Ma come le le sanzioni dell’Unione europea alla Russia, che hanno solo incasinato la stessa Unione europea, le mine piazzate dagli ucraini nei porti dell’Ucraina hanno incasinato gli ucraini che non sanno come fare uscire il grano dall’Ucraina. L’unica consolazione è che nel mondo, grazie alla ‘completa e ‘corretta informazione’, si dice che se l’Ucraina non esporta il grano la responsabilità è della Russia. E’ una minchiata grande quanto tutti i porti ucraini, ma è meglio di niente.
E le ‘trattative’ per la pace tra guerra e Ucraina? La risposta è tutta in due video pubblicati da Sputnik Italia, il giornale on line che, nel nome della ‘democrazia’ e del ‘pluralismo dell’informazione’, viene oscurato un giorno sì e l’altro pure. Il primo video immortale una lunga catena di camion che trasportano obici. Che sono ‘sti obici? Leggiamolo su Wikipedia: “L’obice è un’arma da fuoco di artiglieria, impiegata prevalentemente per il tiro diretto sui bersagli. Originariamente l’obice viene pensato come pezzo d’artiglieria intermedio tra il cannone, con la sua traiettoria dritta, e il mortaio, con il suo tiro a parabola”. Il video è accompagnato da un post: “Un nuovo lotto di obici M777A2 consegnati dagli Stati Uniti è stato avvistato mentre attraversava l’Ucraina dalla Polonia. In particolare, questo lotto ha apparecchiature di comunicazione radio e GPS installate, nonché antenne per misurare la velocità iniziale del proiettile dei proiettili M982 Excalibur”. Come si può notare, la Polonia è un Paese così ‘impegnato’ nel perseguimento della pace che lascia passare dal proprio territorio centinaia di camion con in ‘groppa’ gli obici. Il secondo video è più veloce e riguarda l’Italia che ‘lavora’ per la pace in Ucraina. Si immortalano mezzi pesanti che trasportano armi. Spiega tutto il post di Sputnik Italia: “Solo per questo chiuderei il gas all’Italia seduta stante. Obici italiani vanno in Ucraina”. E la pace? Come direbbero a Sciacca, la pace di ‘sta grande funcia di di minchia!
Foto di un obice italiano tratto da Controinformazione
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