da Ciro Lomonte
candidato Sindaco di Palermo di Siciliani Liberi, Italexit e Popolo delle famiglie
riceviamo e pubblichiamo
In questi giorni qualcuno sta diffondendo notizie malevole sulla mia persona, per gettare una cattiva luce sulla mia candidatura a sindaco di Palermo e quella al consiglio comunale. Non mi riferisco ai giornali. Quella più insistente riguarda la mia appartenenza vocazionale ad una Prelatura personale, della quale mai ho fatto mistero, perché è la ragione della mia vita e mi rende felice. Ma c’è chi la considera una “massoneria bianca” (espressione priva di senso e di fondamento). In questa istituzione non c’è alcun tipo di intruppamento sulle questioni opinabili, quali sono le scelte politiche. Non c’è neppure nessun tipo di favoritismo, né legale né tanto meno illegale, fra gli appartenenti. Sarebbe contrario al nostro spirito. Inoltre non c’è alcun rapporto con le massonerie, basate sull’illuminismo esoterico anticristiano e sul sostegno dei cosiddetti fratelli fra di loro.
Personalmente ritengo la Massoneria, come ho avuto più volte modo di sostenere in conferenze e pubblicazioni, la responsabile principale dei mali della Sicilia negli ultimi duecento anni. C’è qualcosa di congenito nell’animo dei siciliani che li rende diffidenti nei confronti delle diverse forme di razionalismo. La Sicilia autentica nutre una profonda idiosincrasia nei confronti dell’Illuminismo, anche se ci sono alcuni parrucconi che non percepiscono il radicale anacronismo delle proprie posizioni. Si può asserire, nel contesto storico dell’origine del fenomeno, che tutta la Nazione Siciliana nel Settecento fu avversa alla Francia, sia perché rivoluzionaria, sia perché i Siciliani non avevano ancora perdonato gli antichissimi torti. Il disordine rivoluzionario, le offese alla religione, la soppressione dell’istituto monarchico, furono fattori che allarmarono grandemente il Popolo Siciliano amante della tranquillità e della tradizione, ligio alla Chiesa Cattolica, apparsa in Sicilia sempre sotto l’aspetto migliore, ed a quell’epoca fedele alla monarchia. Gli illuministi ancora oggi hanno in odio il Medioevo, millennio secondo loro oscuro e ricco di disordine. Ed i Siciliani? Può mai essere buio per loro il periodo della capitale bizantina a Siracusa (663-665)? La costruzione del Duomo di Monreale (1174)? La rivolta del Vespro (1282)? Davvero buio appare piuttosto l’approccio massonico, basato sui pregiudizi e sul consociativismo, che non tiene conto dei meriti reali delle persone.
Foto tratta da Palermo la Repubblica