“A Genova oggi è successa una cosa straordinaria, si è scritta una pagina di storia: sullo stesso palco, a sostegno del candidato sindaco Crucioli, erano Ancora Italia (partito del quale mi onoro di essere il teorico), Alternativa, Riconquistare l’Italia, Italexit e il Partito Comunista. Uniti nelle differenze, come una flotta che procede nella stessa direzione pur nella diversità dei suoi componenti. Diversi e ciascuno con la propria identità, ma pronti a combattere insieme, in un fronte comune, contro il potere neoliberale che in Italia si incarna in Mario Draghi, nella destra bluette e nella sinistra fucsia. Un ringraziamento speciale alla dirigenza di Ancora Italia, che ha reso possibile questo laboratorio politico pionieristico, che indica operativamente la via per la rinascenza del nostro Paese”. Così scrive il
Oggi Fusaro segnala qualcosa di nuovo. E cioè la presenza di esponenti di movimenti e partiti diversi che, invece di dividersi – come verrebbero il Governo Draghi e chi lo sostiene – si uniscono. Succede, per esempio, che la candidata Sindaco di Palermo, Francesca Donato, eurodeputata, raccoglie il plauso del segretario nazionale del partito comunista, Marco Rizzo. “Se fossi a Palermo voterei Francesca donato“, ha detto Marco Rizzo, lodando il lavoro che la Donato svolge al Parlamento europeo contro le multinazionali, mentre ll PPE (Partito popolare europeo) e il PSE (Partito Socialista Europeo) sono invece i ‘camerieri’ del liberismo
Sempre la Donato – superattiva – domani a Palermo, presso il Teatro Massimo, terrà una manifestazione elettorale con persone che provengono da esperienze diverse (come potete leggere nel manifesto a destra). Come il leader di Azione civile, l’ex magistrato Antonio Ingroia. O come i vertici del sindacato FISI (Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali). Cosa vogliamo dire? Che in un’Italia dove, tradizionalmente, trionfano le divisioni, il Governo Draghi è riuscito a fare un ‘miracolo’: sta unificando le opposizioni politiche e le opposizioni sociali. E da qual poco che si sa, tra le opposizioni ci sono soggetti politici che sono in crescita: è il caso di Italexit si Gianluigi Paragone, forza politica che si propone che portare l’Italia fuori dall’Unione europea. Partito da zero, oggi i sondaggi – che di solito non sono mai favorevoli ai partiti non ‘europeisti’ – viene dato al 4,5%: da qui l’ipotesi che Italexit possa essere ben oltre il 4,5%. Bisogna dirlo: Mario Draghi sta riuscendo a ‘unificare’ l’Italia: sì, sta unificando l’Italia che è contro il suo pessimo Governo!