di Enzo Guarnera
Nessuna meraviglia in merito alla dichiarazione di Salvini di volere incontrare Putin. Il personaggio è questo: un superficiale narcisista. In calo di consensi, per la sua persona e per la Lega, inventa ogni giorno qualcosa che possa attirare l’attenzione. Senza avere un orizzonte politico, un progetto complessivo, un programma concreto. Purtroppo è in buona compagnia. Difficile trovare esponenti di Partito che abbiano la virtù della coerenza, rispetto ad un sistema di valori che ispirino le loro scelte. Si naviga a vista, secondo quello che ritengono sia l’interesse personale del momento. Il tutto accompagnato da una buona dose di slogan e demagogia. Essi non pensano e non affrontano la complessità del reale. Spesso non ne sono capaci. Sono ignoranti e si rivolgono ad un popolo ampiamente ignorante. Un popolo di pochi cittadini e di molti sudditi. I sudditi sono servili e spesso cialtroni, più inclini a chiedere favori che a reclamare diritti. Un popolo così si governa meglio. Pertanto, meno scuola e meno formazione, più fucili e carri armati. I fragili e i frustrati compensano in tal modo la loro debolezza. Vi è un Paese da ricostruire, cominciando dalle fondamenta della società: i bambini, i ragazzi, i giovani. Anni fa quando, per una serie di circostanze, mi capitò di essere eletto in Organi istituzionali, un parlamentare di lungo corso mi disse: “Se vuoi restare qui per molti anni non devi avere valori e princìpi. Tu, invece, ne hai troppi!”. Aveva ragione. Ma, per me, è bello così.
Foto tratta da Domani