C’è una politica di proclami, di promesse, di comizi. E poi ci sono i problemi concreti, reali, che toccano direttamente i cittadini: in questo caso un settore economico della Sicilia oggi in affanno, l’agricoltura, e i lavoratori dei Consorzi di Bonifica: i lavoratori – così, per essere chiari – che in un momento di grande difficoltà per gli agricoltori a causa della siccità, devono fare arrivare l’acqua nei fondi agricoli, per evitare che le piante vengano ‘bruciate’ dal caldo che già a fine Primavera è piuttosto pesante. Si lavora con serenità, nei Consorzi di Bonifica? Non esattamente, a giudicare da quello che scrive su Facebook Ernesto Abate ( nella foto insieme con il segretario generale del Sifus, Maurizio Grosso), segretario
Con un articolo di legge, spiega Ernesto Abate, per l’anno in corso, nel nome della stabilizzazione dei lavoratori dei Consorzi di Bonifica, hanno stanziato quasi un milione di euro (per la precisione, 991.566 euro). Tuttavia, in un’altra parte della legge regionale di stabilità 2022 si blocca il meccanismo di “nuove assunzioni fino alla data del 31 Dicembre 2022!”. Insomma, il solito ‘codicillo malandrino’. Una “notizia fortemente discordante”, sottolinea Abate, da parte di una politica regionale che, da una parte istituisce il principio del turnover nei Consorzi di Bonifica dopo 26 anni di blocco delle piante organiche e, dall’altra parte, lascia tutto immutato sino al 31 Dicembre di quest’anno. Si sa che a Novembre si voterà per l’elezione del nuovo presidente della Regione siciliana e della nuova Assemblea regionale siciliana. Da qui la trovata ‘geniale’: sulla carta si programmano le nuove assunzioni che, però, si materializzeranno subito dopo il voto alle elezioni regionali. E gli agricoltori siciliani che aspettano l’acqua? Si sa che, per i politici siciliani, gli agricoltori della nostra Isola sono fastidiosi incidenti di percorso. Ma cosa vogliono ‘sti agricoltori siciliani? L’assessorato regionale all’Agricoltura serve per ‘produrre’ voti, non certo per le aziende agricole! Volendo, è lo stesso metodo che si utilizzava nella Napoli del ‘laurismo’, quando si consegnava una scarpa nuova per ogni elettore qualche settimana prima del voto, con l’impegno di consegnare la seconda scarpa se – ovviamente – l’elezione fosse andata a ‘buon fine’… A Napoli, allora, c’era il problema dell’anno legato alla scaramanzia: se era pari la prima scarpa che si dava era la destra, se era anno dispari la prima scarpa che si dava era la sinistra. La politica siciliana ha ‘superato’ la scaramanzia napoletana e ha bloccato tutte le assunzioni ni Consorzi di Bonifica, a destra e a sinistra: se ne riparlerà dopo il voto di Novembre…
Abate, nel post su Facebook, riporta una nota a firma di Fabrizio Viola, dirigente servizio dell’assessorato regionale Agricoltura. La nota è indirizzata al Consorzio di Bonifica Sicilia occidentale e sedi territoriali; al Consorzio di Bonifica Sicilia orientale e sedi territoriali; all’Ente di Sviluppo Agricolo (ESA) Palermo; al Collegio dei Revisori dei conti dell’ESA. Il dirigente cita la legge regionale di stabilità del 2022, articolo 12, commi 15 e 16 (i dirigenti regionali sono molto precisi nelle citazioni delle norme). Questa parte della legge “ha imposto, fra gli altri, anche per gli enti sottoposti a vigilanza della Regione a far data dall’entrata in vigore della stessa legge e fino al 31 Dicembre 2022 (il neretto è nella lettera), specifici divieti riguardanti:
l’espresso divieto di procedere a nuove assunzioni, promozioni e modifiche della pianta organica, anche per i procedimenti di reclutamento già avviati alla data di approvazione della legge determinandone la sospensione (c.15):
L’espresso divieto di conferire nuovi incarichi di consulenza o di assistenza tecnica (c.16)”. Quindi il finale: “Si confida in un puntuale delle suddette disposizioni di legge”.
Non è ‘meravigliosa’ questa politica siciliana? E non è altrettanto ‘meravigliosa’ la burocrazia che si adegua? Ricordate cosa si diceva nella seconda metà deli anni ’90, quando il Parlamento nazionale approvata la ‘mitica’ riforma della Pubblica amministrazione Bassanini? “Separazione tra politica e burocrazia…”. politica, burocrazia, ma anche ‘scena’. Pensate un po’: dieci giorni prima di andarsi ad esibire alle celebrazioni del 23 Maggio per riempirsi la bocca di “legalità”, “antimafia”, “vogliamo la verità sulle stragi del 1992”, i politici siciliani hanno compiuto questo capolavoro: le stabilizzazioni dei lavoratori nei Consorzi di Bonifica sì, ma dopo il voto. Che fantasia! Che genialità! Che grande capacità di scandagliare nel profondo dell’animo umano! “Con una stagione irrigua appena iniziata – scrive Abate – le beghe politiche regionali si trasformano nell’ennesimo fallimento regionale, riuscendo a mettere in ginocchio l’economia siciliana dell’indotto agroalimentare in appena tre righe! Per questo motivo, con i lavoratori scenderemo in sciopero davanti all’assessorato Agricoltura e Foreste, il 7 e l’8 Giugno, per cercare le ragioni che possano giustificare una scelta così dissennata! La piazza è sovrana e vuole rispetto e risposte”. Ah, dimenticavamo: il fine ultimo di questo articolo della legge di stabilità regionale 2022 dovrebbe essere quello di fare arrivare l’acqua nei fondi agricoli mentre infuria la siccità. Riuscirà la politica siciliana – che per la prossima Estate ha già programmato un grande successo nella lotta agli incendi, come vi abbiamo raccontato ieri sera – a fare arrivare l’acqua nei campi agricoli? Lo chiederemo nei prossimi giorni agri agricoltori siciliani.
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