Da domani la Russia interromperà la fornitura di gas all’Olanda. La stessa cosa dovrebbe avvenire con la Danimarca. Motivo: i due Paesi si rifiutano di pagare il gas in rubli. L’operatore GasTerra, che acquista il gas per conto del Governo olandese, ha fatto sapere che l’apertura del conto presso Gazprombank metterebbe l’Olanda contro l’Unione europea. Ørsted, la società energetica danese, ha preso un’altra scusa: il contratto non prevede il pagamento in rubli: da qui la decisione di fare a meno del gas russo. Entrambi i Paesi, di fatto, non hanno bisogno del gas russo. L’Olanda ha già investito 640 milioni di euro per l’impianto di stoccaggio di Bergermeer, un deposito sotterraneo di gas naturale che si trova nella regione di Alkmaar, a Nord di Amsterdam. Il gas russo, per l’Olanda, vale il 15% dei propri consumi. Questo Paese conta di effettuare una politica di risparmio energetico o, al massimo, trovare un’altra fonte. Non è previsto – almeno fino a questo momento – la ripresa di estrazione di gas in Olanda. come ha ricordato nei giorni scorso ITALIA OGGI, l’Olanda può contare sul “più grande giacimento di gas d’Europa: quello di Groningen, che ai tempi d’oro garantiva una produzione annua di 50 miliardi di metri cubi di metano, un terzo di quello che tutta l’Ue importa dalla Russia. Basterebbe rimetterlo pienamente in funzione per colmare il gap col gas russo non solo in Olanda, ma nell’intera Europa. C’è solo un problema: i Paesi Bassi vogliono chiudere l’impianto nel 2023 dopo che le attività estrattive hanno trasformato l’area in una zona sismica”. Anche la Danimarca ha una dipendenza minima dal gas russo. Insomma, in questo Paese vivranno benissimo senza gas russo. Il dubbio, in questo caso, è che in Danimarca, questa volta, non ci sia del “marcio”, ma solo furbacchioni…
Che dire? La sensazione è che sia in corso una sceneggiata tra ‘Unione europea da una parte e la Russia dall’altra parte. La Commissione europea annuncia lo stop al gas russo, ma fino ad oggi – a partire dai Paesi che importano grandi quantitativi di gas russo, Germania e Italia – non è successo nulla. Quello che pensiamo di questa storia l’abbiamo scritto stamattina: e cioè che si tratti, appunto, di una sceneggiata. Che fino ad ora gli Stati Uniti hanno tollerato perché, alla fine, sia la Russia, sia l’Unione europea, tra guerra in Ucraina e tira e molla sul gas, si stanno logorando. E agli Stati Uniti d’America – impegnati a difendere l’area del dollaro – in questa fase, interessa logorare sia la Russia, sia l’Unione europea, rendendo più difficili i commerci internazionali attraverso i quali la Cina e i suoi alleati puntano a indebolire il dollaro, rendendo la moneta americana sempre meno importante negli scambi internazionali. Non sarà facile per la Cina – e per i suoi alleati e tra questi la Russia – raggiungere tale obiettivo. E’ questo il motivo per il quale gli USA potrebbero decidere di porre fine alla moneta unica europea. E il primo passo sarebbe, appunto, la richiesta all’Unione europea – richiesta questa volta perentoria – di interrompere le forniture di gas dalla Russia, determinando il flop dell’Unione europea dell’euro (qui il nostro articolo).