- “A lui si devono non solo gli insuccessi sanitari in termini di vite umane, ma anche le persecuzioni contro i medici che hanno fatto il loro dovere, una sequela di provvedimenti psicotici e assurdi, che hanno avuto come unico effetto la chiusura di moltissime attività”
- Ha ragione Francesca Donato: non si può impedire ai cittadini di partecipare a una manifestazione politica
“A lui si devono non solo gli insuccessi sanitari in termini di vite umane, ma anche le persecuzioni contro i medici che hanno fatto il loro dovere, una sequela di provvedimenti psicotici e assurdi, che hanno avuto come unico effetto la chiusura di moltissime attività”
Ciro Lomonte, candidato Sindaco di Palermo di Siciliani Liberi, Italexit e le Popolo delle famiglie prende le distanze della chiamata in difesa del Ministro della Salute-Sanità, Roberto Speranza, che ieri è stato contestato a Palermo durante una manifestazione elettorale nello spazio di Villa Filippina. “Le contestazioni popolari spontanee del Ministro della Salute, in visita a Palermo per sostenere il candidato piddino, non sono liquidabili sbrigativamente con l’etichetta di ‘provocazioni novax’. Ricordiamo che l’attuale Ministro della Salute è il principale responsabile di una gestione semplicemente disastrosa della crisi pandemica, di una gestione comunque opaca nelle sue decisioni e nelle sue reali finalità. A lui si devono non solo gli insuccessi sanitari in termini di vite umane, ma anche le persecuzioni contro i medici che hanno fatto il loro dovere, una sequela di provvedimenti psicotici e assurdi, che hanno avuto come unico effetto la chiusura di moltissime attività, una violenza nelle discriminazioni indegna di un Paese civile, la diffusione del terrore permanente, la persistenza unica al mondo di provvedimenti ormai abbandonati dappertutto, e infine anche la diffusione di numeri errati, quindi bugie, in conferenza stampa. No, non possiamo essere ‘solidali’ con questo ‘Ministro della paura e della malattia’, un Ministro che sembra più un rappresentante delle case farmaceutiche globali che non un servitore della Repubblica. Lasciamo ai soliti partiti italiani questa ipocrisia istituzionale. Noi stiamo con la rabbia popolare che chiede solo di essere ascoltata. E, se ci è consentito, ci uniamo alla stessa chiedendo le immediate dimissioni del peggior Ministro della Salute che si ricordi nella storia. E chiediamo anche che, da ora in poi, come previsto dallo Statuto Siciliano, i Ministri romani si limitino a dettare le linee generali dell’ordinamento, lasciando ai nostri Ministri regionali (alias “Assessori”) la tutela della salute in modo del tutto autonomo. Sarebbe difficile fare peggio”.
Ha ragione Francesca Donato: non si può impedire ai cittadini di partecipare a una manifestazione politica
Noi, ieri, dando la notizia delle proteste a Villa Filippina, non sapevamo che la candidata Sindaco di Palermo, Francesca Donato, e altri cittadini sono rimasti fuori perché gli è stato impedito di entrare. E’ evidente che gli esponenti della ‘presunta’ sinistra di Palermo – rappresentata dal PD e da Sinistra Civica Ecologista – hanno timore a confrontarsi on chi non la pensa come loro. Ha ragione Francesca Donato: impedire alle persone di entrare a una manifestazione politica che, in democrazia, dovrebbe essere aperta a tutti i cittadini, non è democrazia. Altra cosa sono le scritte offensive sui muri di Villa Filippina: gli autori di queste scritte andrebbero individuati e sanzionati.
P.s.
Quanto alle accuse rivolte al Ministro Speranza – che, detto per inciso, non ha nulla a che vedere con la sinistra, perché chi fa parte di un Governo presieduto da Mario Draghi, noto esponente dell’ultra-liberismo globalista, non ha nulla a che vedere con la sinistra e, in generale, con il Socialismo (per quelli che, ovviamente, conoscono la differenza tra Liberismo e Socialismo) – sono in buona parte condivisibili. Chi scrive non è mai stato no vax e ha fatto tutti i vaccini, compreso – fino a prima dell’esplosione della pandemia, quando era ancora possibile frequentale le piscine – il vaccino contro il tetano. Mi sono guardato bene da farmi iniettare il vaccino anti-Covid per un motivo semplice: perché non è un vaccino! Perché un vaccino che non vaccina – cioè un vaccino che non dà immunità – non è un vaccino. Se, grazie a una cultura scientifica molto discutibile, hanno fatto passare una terapia genica – peraltro anche rischiosa, visto che ci sono state tantissime reazioni avverse e anche decessi – per vaccino, ebbene, questo semmai aggrava il problema. Noi siamo fermi ai libri di Microbiologia che abbiamo letto non in questi anni, ma ben prima che esplodesse la pandemia, in base ai quali ‘inseguire’ un virus ad alta deriva antigenica con un vaccino è solo una perdita di tempo. ‘Inseguire’, addirittura!, un virus ad alte deriva antigenica con un vaccino che non protegge dall’infezione – perché questo è stato fatto – potrebbe complicare ulteriormente le cose! (come potete leggere qui). Ci conforta quello che ha affermato a Radio Cusano Campus nel Luglio dello scorso anno il professore Andrea Crisanti, che la Microbiologia la insegna all’Università di Padova: “Il mondo non ha la capacità di aggiornare i vaccini alle varianti alla velocità con cui muta SARS-CoV-2… Per riformulare il vaccino occorrono un paio di mesi e mezzo anno per distribuirlo, ma nel frattempo il virus ha galoppato. Una cosa è vaccinare centinaia di migliaia di persone all’anno per l’influenza, altra cosa è vaccinare ogni anno decine di milioni di persone”. Provvedimenti odiosi e totalmente provi di valenza scientifica sono stati il Green Pass e l’obbligo vaccinale, provvedimenti non certo degni di un Paese civile!
Foto tratta da palermomania.it
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