Nove università italiane sotto inchiesta per 85 concorsi pubblici truccati

30 maggio 2022
  • “Che esempio si dà ai giovani?” si chiede giustamente Enzo Guarnera, noto avvocato penalista?  
  • “Povera Patria!”, cantava Franco Battiato

di Enzo Guarnera 

“Che esempio si dà ai giovani?” si chiede giustamente Enzo Guarnera, noto avvocato penalista?  

Ben nove università italiane sono sotto inchiesta penale della Magistratura per 85 concorsi pubblici truccati. In tutto sono indagati o rinviati a giudizio quasi 200 persone, tra rettori, docenti, ricercatori, impiegati amministrativi. Qualcuno è già stato condannato con riti alternativi, per gli altri si attendono le sentenze. Ma già adesso possiamo affermare che l’odore del marcio si avverte, ed è molto intenso. Ecco alcuni brani di intercettazioni agli atti dei fascicoli processuali:
– “Siamo tutti parenti. L’ università nasce su una base ristretta, una specie di élite culturale della città” (Francesco Basile, ex rettore di Catania).
– “A Roma preferiscono fare i patti con i siciliani perché sono affidabili, c’è la cosa della mafia” (Gaspare Gulotta, primario a Palermo).
– “Diritto costituzionale o pubblico? È soggettivo: dipende se vuoi il bignè o il cannolo” (Pasquale Costanzo, professore a Genova).
– “Una soluzione ce l’avrei, un po’ di mobbing obbligando a lavorare. E che si dimentichino i concorsi” (Marco Carini, primario a Firenze).

“Povera Patria!”, cantava Franco Battiato

Leggendo tutte le intercettazioni emerge un ampio sistema di favori ed illegalità. Saranno i giudici a stabilire se e quali reati siano stati commessi. Ma, sul piano dell’etica pubblica e privata, il giudizio è di assoluta riprovazione. L’università italiana è gravemente malata, quasi in stato comatoso. Appare come una “istituzione totale”, gestita con metodi feudali, impermeabile ai valori di trasparenza e democrazia. Che pessimo esempio viene offerto ai giovani in procinto di entrare a pieno titolo nel contesto sociale e lavorativo! “Povera Patria!”, cantava Franco Battiato.

Foto tratta da La Sicilia

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